il TARTUFO di Cà CERFOGLI

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Cà Cerfogli,
funghi e tartufi come se piovesse
di Luca Bonacini
Il Lagotto bolognese e i tre bastardini, zampettano contenti nei querceti intorno ad Acquaria, accanto all’albero di prugne centenario, un’efficientissima squadra dagli eccezionali riflessi, che papà Ermanno Cerfogli ha educato con sapienza a stanare il pregiato tartufo delle nostre montagne, che nulla ha da invidiare ai più noti piemontesi.
Con quell’eccezionale materia prima, e con i migliori porcini, ovuli, prugnoli, spugnole, rigorosamente di stagione, verranno cucinati i leggendari tortelloni dalla sottile sfoglia e dal delicato ripieno di ricotta, (che meritano il viaggio), le tagliatelle, i deliziosi carpacci, le ottime tagliate, gli speciali funghi fritti e alla griglia, che hanno reso celebre i Cerfogli. Diciotto anni al Monteverde poco distante, poi nel 2007 l’imponente ristrutturazione di quell’antico convento in sasso del 1500, curata personalmente dalla famiglia, il nuovo corso, con una cucina e un servizio ancora più accurati, e le sette deliziose camere, ai piani superiori, per non ripartire subito.
All’ingresso una moto Guzzi del ‘39 appartenuta al bis nonno, accoglie gli ospiti, insieme al calore di una famiglia che ha fatto di una professione, una vocazione. Qui Alberto Tomba e Razzo Razzoli sono di casa, amici fraterni di Ermanno, di Teresa e dei figli Davide e Ivan, e qui si sono festeggiati i più grandi successi dei due campioni di sci, con una cucina che ha varcato i confini nazionali, richiamando clienti dall’Austria e dal’Inghilterra, come quella giovane coppia inglese, che ha prenotato due anni fa il pranzo di nozze che avrà luogo tra un mese. Mentre il borgo di Acquaria era anticamente famoso per la qualità dell’acqua, utilizzata anche a scopi termali, i Cerfogli sono ormai celebri per i vini, e la silenziosa cantina interrata, custodisce oltre 300 etichette, francesi, italiane, spagnole, che attendono l’avventore esperto in grado di apprezzare l’abbinamento più opportuno. Gli otto chilometri che separano Acquaria e Cà Cerfogli dalle piste innevate, vengono percorsi volentieri da noti e meno noti, per sedersi a tavola, e con una certa frequenza si organizzano serate a tema dove si propongono percorsi sensoriali a base di grandi vini e piatti della tradizione, come la Magnalonga, un appuntamento annuale da non perdere: 7 chilometri di sentieri intorno ad Acquaria e 7 ristoranti della tradizione, dove sostare e assaggiare i piatti forti. E quando arriva il giorno di chiusura, e le ferie di gennaio e agosto ? La famiglia Cerfogli è in giro per l’Italia per vedere in azione i grandi chef, nei ristoranti stellati.
Via Monte Grappa, 6  
41025 Acquaria di Montecreto (Modena)
0536 65052 
Pubblicato sul Resto del Carlino 2012

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