Insidia spagnola,
Lambrusco a rischio
contraffazione
contraffazione
Sulle
tavole iberiche un rosso che imita l’eccellenza modenese.
tavole iberiche un rosso che imita l’eccellenza modenese.
I giovani, lo
considerano una via di mezzo tra una bibita ed il vino.
considerano una via di mezzo tra una bibita ed il vino.
Ma a Modena il
Consorzio non ci sta e fa ricorso
Consorzio non ci sta e fa ricorso
MODENA, 13 FEB. 2013 – Sulle tavole di
lusso il rosso del lambrusco è praticamente assente. Ma nelle pizzerie, nei
locali più semplici è gettonatissimo: circa un terzo del Lambrusco emiliano, basso grado e frizzante, magari in
versione rosata, viene venduto in Spagna dove, specie i giovani, lo
considerano una via di mezzo tra una bibita ed il vino. E se laddove c’è
notevole richiesta ci dev’essere altrettanta produzione, nel caso specifico
importazione, visto che il lambrusco è “made
in Modena”, ecco che qualche
furbetto ha subito provato a farne un business, saltando uno degli anelli
della catena, ovvero il contatto con l’Italia.
lusso il rosso del lambrusco è praticamente assente. Ma nelle pizzerie, nei
locali più semplici è gettonatissimo: circa un terzo del Lambrusco emiliano, basso grado e frizzante, magari in
versione rosata, viene venduto in Spagna dove, specie i giovani, lo
considerano una via di mezzo tra una bibita ed il vino. E se laddove c’è
notevole richiesta ci dev’essere altrettanta produzione, nel caso specifico
importazione, visto che il lambrusco è “made
in Modena”, ecco che qualche
furbetto ha subito provato a farne un business, saltando uno degli anelli
della catena, ovvero il contatto con l’Italia.
Dopo
il Prosecco, molto copiato soprattutto in Brasile e negli Stati Uniti, l’allarme
contraffazione sul vino si è riacceso, questa volta su di una querelle tutta
interna ai confini comunitari, che oppone
i produttori italiani del Lambrusco a quelli spagnoli, che utilizzano
proprio il nome della Doc italiana per un vino rosso frizzante di produzione
iberica. Ma se è vero che la piaga della contraffazione
è purtroppo ben conosciuta e noi modenesi, data l’eccellenza dei nostri
prodotti, abituati a più o meno maldestri tentativi d’imitazione, è altrettanto
vero che esiste un “Pacchetto qualità” approvato dalle istituzioni comunitarie,
che dovrebbe proteggere le denominazioni tutelate. Da qui il ricorso presentato dal Consorzio del Lambrusco di Modena.
il Prosecco, molto copiato soprattutto in Brasile e negli Stati Uniti, l’allarme
contraffazione sul vino si è riacceso, questa volta su di una querelle tutta
interna ai confini comunitari, che oppone
i produttori italiani del Lambrusco a quelli spagnoli, che utilizzano
proprio il nome della Doc italiana per un vino rosso frizzante di produzione
iberica. Ma se è vero che la piaga della contraffazione
è purtroppo ben conosciuta e noi modenesi, data l’eccellenza dei nostri
prodotti, abituati a più o meno maldestri tentativi d’imitazione, è altrettanto
vero che esiste un “Pacchetto qualità” approvato dalle istituzioni comunitarie,
che dovrebbe proteggere le denominazioni tutelate. Da qui il ricorso presentato dal Consorzio del Lambrusco di Modena.
Link :
Qui Modena – TRC
Qui Modena – TRC