Si torna a leggere
…
…
in albergo
di Luca Bonacini
Tra le esperienze alberghiere di cui mi
ricorderò a lungo, c’è una notte nella camera di Ernest Hemingway alla Locanda
Cipriani di Torcello, senza la televisione e con una piccola libreria piena
dei testi consultati dallo scrittore. Lo storico locale, un po’ defilato
rispetto all’ormai chiassosa Venezia è meta degli hemingwayani di ferro di ogni
latitudine, che vogliono dormire (senza per altro svenarsi) nella stessa
stanza, dove Hem scriveva fino all’alba aiutandosi con qualche bottiglia di Amarone.
L’albergo veneziano è stato uno dei primi ma oggi non è il solo a puntare sui
libri per rendere più confortevole la
permanenza degli ospiti, soprattutto negli Stati Uniti si sta verificando
un curioso fenomeno che arriverà presto in Europa, mentre il mondo pare
rivolgersi a strumenti tecnologici sempre più sofisticati, e l’ e book sembra
essere la nuova frontiera del leggere, alcuni dei luoghi dell’ospitalità più
celebri decidono di tornare al tomo
cartaceo. Il libro sembra colonizzare territori fino ad ora sconosciuti e stanno
spuntando un po’ ovunque scaffali di
libri e piccole biblioteche nelle aree comuni e nelle lobby di piccoli resort
e di grandi hotel di proprietà di catene come Marriot, Hyatt, Hilton, in città come Chicago, Philadelphia, New
York. Libri di viaggio, pubblicazioni che raccontano la storia della città o
della regione in cui si soggiorna, selezioni di romanzi, saggi di cucina, con
l’intento di trasformare le aree comuni prima destinate al passaggio frenetico
degli ospiti, in zone di relax dove sostare
leggere e magari consumare, contribuendo a far salire il fatturato.
ricorderò a lungo, c’è una notte nella camera di Ernest Hemingway alla Locanda
Cipriani di Torcello, senza la televisione e con una piccola libreria piena
dei testi consultati dallo scrittore. Lo storico locale, un po’ defilato
rispetto all’ormai chiassosa Venezia è meta degli hemingwayani di ferro di ogni
latitudine, che vogliono dormire (senza per altro svenarsi) nella stessa
stanza, dove Hem scriveva fino all’alba aiutandosi con qualche bottiglia di Amarone.
L’albergo veneziano è stato uno dei primi ma oggi non è il solo a puntare sui
libri per rendere più confortevole la
permanenza degli ospiti, soprattutto negli Stati Uniti si sta verificando
un curioso fenomeno che arriverà presto in Europa, mentre il mondo pare
rivolgersi a strumenti tecnologici sempre più sofisticati, e l’ e book sembra
essere la nuova frontiera del leggere, alcuni dei luoghi dell’ospitalità più
celebri decidono di tornare al tomo
cartaceo. Il libro sembra colonizzare territori fino ad ora sconosciuti e stanno
spuntando un po’ ovunque scaffali di
libri e piccole biblioteche nelle aree comuni e nelle lobby di piccoli resort
e di grandi hotel di proprietà di catene come Marriot, Hyatt, Hilton, in città come Chicago, Philadelphia, New
York. Libri di viaggio, pubblicazioni che raccontano la storia della città o
della regione in cui si soggiorna, selezioni di romanzi, saggi di cucina, con
l’intento di trasformare le aree comuni prima destinate al passaggio frenetico
degli ospiti, in zone di relax dove sostare
leggere e magari consumare, contribuendo a far salire il fatturato.
Crediti : Sette – Corriere della
Sera
Sera