Il mondo effimero della moda a volte cosi
austero può anche trasformarsi in un piacevole momento di condivisione dove socializzare,
e incontrare persone lasciandosi andare alla conoscenza dell’altro e se la stilista
in questione ha spiccate capacità di relazione e sa mettere a proprio agio gli
ospiti, come è accaduto al vernissage di Maria Vittoria Severi stamattina, beh
allora il gioco è fatto. 

La “collezione” è il frutto di un intenso lavoro di
ricerca, che l’ha condotta a Milano, a Londra a Parigi, a visitare i grandi
atelier di moda per cogliere un ispirazione, un dettaglio, un idea da portare
con se e da reinterpretare con ironia e leggerezza. 

E’ una gioia per gli occhi osservare
questi capi dove trionfano le linee geometriche e i colori pastello e nero,
davanti al bello non è possibile non entusiasmarsi, capisco la gioia di Maria
Vittoria quando parla del suo lavoro e sto quasi per tirar fuori la carta di
credito e allungarla a mia moglie che sembra essere rapita da quegli abiti che
le starebbero sicuramente bene. Ma resisto. 

E mi sposto con l’agilità di un
airone cenerino un pò sovrappeso, verso il sontuoso buffet. Una ricercata
eleganza nella scelta degli apetisant che seguono le tonalità della collezione,
con utilizzo di fiori eduli, ricca la gamma delle tartine, dei canapè, dei
piccoli tramezzini nei quali lo chef si è sbizzarrito con il tartufo. 

Tra i
drink assaggio un eccezionale the verde e sto quasi per andare via quando
qualcuno mi mette in mano un flute di champagne ottimo anche quello. E’ quasi
un anteprima questa, mi piace andare agli eventi prima che avvengano gli
eventi, è la calma che precede la tempesta, stasera sarà un tripudio di persone
come tutte le presentazioni di Maria Vittoria e l’elegante edificio liberty traboccherà
di ospiti, un saluto, un abbraccio, un occasione per rivedersi, tutti in attesa
di sapere cosa indosseranno le donne la prossima primavera estate.