TANTA PASSIONE e
VINI di QUALITA’
VINI di QUALITA’
dal LAMBRUSCO allo
CHAMPAGNE
CHAMPAGNE
l’enoteca dei Vip a Modena
di Luca Bonacini
Una fede mai rinnegata per il Lambrusco, riconosciuto
finalmente dalle guide più accreditate, ma grande rispetto per i top wine da
parte dei modenesi, allevati al buon
bere dai maestri del passato che via via hanno lasciato il testimone al
successore: Tondelli dell’enoteca di via Badia, Setti a Villanova, Nano Morandi
dell’Osteria Giusti, Simonini del Baccanale, senza voler scomodare Telesforo e
Giorgio Fini, i barman di ieri del calibro di Tony Guida del Caffè Nazionale,
Ughetto Grosoli del Palace Hotel, Lauro Paltrinieri del Modena 2, Beppe
Pongiluppi del Manà, Ivano Guizzardi detto Freccia geniale e inimitabile. Ma dove
andare oggi quando occorre una buona bottiglia da asporto per un occasione
speciale ? Da oltre quarant’anni i modenesi si riversano in questa fornita
enoteca di via Puccini, dove fa bella mostra un’ampia scelta dei migliori distillati
e una selezione dei più grandi vini italiani e del mondo, etichette che ieri
erano scelte da papà Loris Lorisini e da mamma Annie Guinot originaria di
Bordeaux, una delle prime sommelier italiane, e che oggi sono selezionate dal
figlio Moris, esperto enotecario e conduttore di una florida attività di Import
Export legata al vino di qualità. Una passione per il mondo del vino trasmessa a
Moris da papà quando ancora adolescente veniva iniziato alla scoperta delle
grandi cantine piemontesi, e che lo ha portato a diciotto anni in Borgogna e
nel Bordeaux, la prima di una lunga serie di trasferte per conoscere i monumentali
vini francesi e allacciare proficue relazioni. Certo non è stato facile
impostare una linea di qualità in anni in cui imperavano ancora i fiaschi di
vino e i bottiglioni, si lottava con la mentalità del tempo che ancora non
apprezzava certe bottiglie, poi dopo lo scandalo del metanolo, verso la metà
degli anni ’90 si ebbe una svolta, una reazione nel consumatore che complice
anche un certo benessere economico cominciò ad evolversi e a cercare il meglio
dell’enologia nazionale. Si iniziarono a fornire ristoranti, alberghi,
enoteche, accontentando tutte le tasche, i fondamentalisti del Sorbara e del
Grasparossa, e i palati più esigenti, grazie a Moris e alla sua estesa
conoscenza dell’universo champagne una garanzia per chi deve festeggiare con
bottiglie memorabili. Una lunga gestione che ha regalato momenti irripetibili
come l’incontro con gli U2 che chiamarono mentre erano a Modena per un
concerto, e vollero i migliori Chateau Margaux e Chateau Latour per allietare i
musicisti nel back stage, o Vasco Rossi a cui recapitare qualche cassa dell’amato
Champagne Cristal, o Bernie Ecclestone patron della Formula Uno a cui far
pervenire il pregiato Romanèe Contì.
finalmente dalle guide più accreditate, ma grande rispetto per i top wine da
parte dei modenesi, allevati al buon
bere dai maestri del passato che via via hanno lasciato il testimone al
successore: Tondelli dell’enoteca di via Badia, Setti a Villanova, Nano Morandi
dell’Osteria Giusti, Simonini del Baccanale, senza voler scomodare Telesforo e
Giorgio Fini, i barman di ieri del calibro di Tony Guida del Caffè Nazionale,
Ughetto Grosoli del Palace Hotel, Lauro Paltrinieri del Modena 2, Beppe
Pongiluppi del Manà, Ivano Guizzardi detto Freccia geniale e inimitabile. Ma dove
andare oggi quando occorre una buona bottiglia da asporto per un occasione
speciale ? Da oltre quarant’anni i modenesi si riversano in questa fornita
enoteca di via Puccini, dove fa bella mostra un’ampia scelta dei migliori distillati
e una selezione dei più grandi vini italiani e del mondo, etichette che ieri
erano scelte da papà Loris Lorisini e da mamma Annie Guinot originaria di
Bordeaux, una delle prime sommelier italiane, e che oggi sono selezionate dal
figlio Moris, esperto enotecario e conduttore di una florida attività di Import
Export legata al vino di qualità. Una passione per il mondo del vino trasmessa a
Moris da papà quando ancora adolescente veniva iniziato alla scoperta delle
grandi cantine piemontesi, e che lo ha portato a diciotto anni in Borgogna e
nel Bordeaux, la prima di una lunga serie di trasferte per conoscere i monumentali
vini francesi e allacciare proficue relazioni. Certo non è stato facile
impostare una linea di qualità in anni in cui imperavano ancora i fiaschi di
vino e i bottiglioni, si lottava con la mentalità del tempo che ancora non
apprezzava certe bottiglie, poi dopo lo scandalo del metanolo, verso la metà
degli anni ’90 si ebbe una svolta, una reazione nel consumatore che complice
anche un certo benessere economico cominciò ad evolversi e a cercare il meglio
dell’enologia nazionale. Si iniziarono a fornire ristoranti, alberghi,
enoteche, accontentando tutte le tasche, i fondamentalisti del Sorbara e del
Grasparossa, e i palati più esigenti, grazie a Moris e alla sua estesa
conoscenza dell’universo champagne una garanzia per chi deve festeggiare con
bottiglie memorabili. Una lunga gestione che ha regalato momenti irripetibili
come l’incontro con gli U2 che chiamarono mentre erano a Modena per un
concerto, e vollero i migliori Chateau Margaux e Chateau Latour per allietare i
musicisti nel back stage, o Vasco Rossi a cui recapitare qualche cassa dell’amato
Champagne Cristal, o Bernie Ecclestone patron della Formula Uno a cui far
pervenire il pregiato Romanèe Contì.