la buona notizia
Modena :
nel primo supermercato per disoccupati
la
spesa si paga lavorando
spesa si paga lavorando
E’ stato detto, ascoltato e scritto, a
forza di ripeterlo, purtroppo, ci siamo venuti a noia da soli: la crisi morde,
per più di qualcuno fare la spesa è un
rompicapo. Nel tentativo di dare una risposta, l’Associazione Servizi
Volontariato di Modena ha escogitato una
soluzione semplice e ingegnosa: la spesa non si paga con i soldi ma lavorando.
L’Emporio Portobello aprirà a Modena il prossimo maggio e, in apparenza, sarà
un normale supermercato: generi alimentari, prodotti per la casa e l’igiene. Ma
i clienti riceveranno una tessera a punti che raccoglieranno svolgendo servizi
di volontariato all’interno del market stesso: tra gli scaffali, in magazzino,
alla cassa. Chi potrà usufruire
dell’Emporio? I componenti delle
famiglie molto numerose, o che hanno perso improvvisamente il lavoro: “persone vulnerabili, che si trovano
in imbarazzo a chiedere aiuto” dice Luigi Zironi, responsabile del progetto. Si
riceve la tessera in base alle graduatorie ISEE, la si può tenere per alcuni
mesi, e si restituisce non appena le condizioni familiari migliorano. L’Emporio
Portobello è stato realizzato da una cinquantina di enti tra volontariato e
partner istituzionali: la Conad ha fornito arredi, celle frigorifere e casse;
il magazzino che ospita il supermercato è offerto per tre anni in comodato
gratuito dal Comune di Modena; Rock No
War ha fornito 50 tonnellate di cibo gratuito. L’Associazione Servizi
Volontariato pagherà le spese per infissi e condizionamento. Chiunque voglia può fare una donazione
sul sito del supermercato.
forza di ripeterlo, purtroppo, ci siamo venuti a noia da soli: la crisi morde,
per più di qualcuno fare la spesa è un
rompicapo. Nel tentativo di dare una risposta, l’Associazione Servizi
Volontariato di Modena ha escogitato una
soluzione semplice e ingegnosa: la spesa non si paga con i soldi ma lavorando.
L’Emporio Portobello aprirà a Modena il prossimo maggio e, in apparenza, sarà
un normale supermercato: generi alimentari, prodotti per la casa e l’igiene. Ma
i clienti riceveranno una tessera a punti che raccoglieranno svolgendo servizi
di volontariato all’interno del market stesso: tra gli scaffali, in magazzino,
alla cassa. Chi potrà usufruire
dell’Emporio? I componenti delle
famiglie molto numerose, o che hanno perso improvvisamente il lavoro: “persone vulnerabili, che si trovano
in imbarazzo a chiedere aiuto” dice Luigi Zironi, responsabile del progetto. Si
riceve la tessera in base alle graduatorie ISEE, la si può tenere per alcuni
mesi, e si restituisce non appena le condizioni familiari migliorano. L’Emporio
Portobello è stato realizzato da una cinquantina di enti tra volontariato e
partner istituzionali: la Conad ha fornito arredi, celle frigorifere e casse;
il magazzino che ospita il supermercato è offerto per tre anni in comodato
gratuito dal Comune di Modena; Rock No
War ha fornito 50 tonnellate di cibo gratuito. L’Associazione Servizi
Volontariato pagherà le spese per infissi e condizionamento. Chiunque voglia può fare una donazione
sul sito del supermercato.
Link: Il fatto Quotidiano