Ilaria Borletti
Buitoni, viceministro dei Beni Culturali, contro gli chef italiani
Buitoni, viceministro dei Beni Culturali, contro gli chef italiani
di Giorgia Cannarella
Dopo
il discorso d’insediamento del primo ministro Enrico Letta, che sembrava
guardare con orgoglio al nostro comparto turistico e gastronomico : “Molti
stranieri vogliono bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare
italiano“, ecco un incredibile
autogoal dal nuovo sottosegretario ai
beni culturali (e dunque anche gastronomici) Ilaria Borletti Buitoni, nell’intervista
rilasciata a Panorama nel numero in edicola.
il discorso d’insediamento del primo ministro Enrico Letta, che sembrava
guardare con orgoglio al nostro comparto turistico e gastronomico : “Molti
stranieri vogliono bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare
italiano“, ecco un incredibile
autogoal dal nuovo sottosegretario ai
beni culturali (e dunque anche gastronomici) Ilaria Borletti Buitoni, nell’intervista
rilasciata a Panorama nel numero in edicola.
Panorama:
“Come giudica il livello degli chef italiani?”
“Come giudica il livello degli chef italiani?”
IBB:
“Negativamente. in Italia s’è smesso da
tempo di mangiar bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi,
allontanandoci dalla nostra idea di cucina”.
“Negativamente. in Italia s’è smesso da
tempo di mangiar bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi,
allontanandoci dalla nostra idea di cucina”.
Sono
pochi i commenti da fare quando un vice ministro dà prova di una simile
mancanza di conoscenza, professionalità, buongusto (oltre a un buon
parrucchiere, diciamolo). Inutile
ricordare che la cucina italiana è probabilmente la più famosa del mondo,
una cucina di prodotto, vista la qualità delle nostre produzioni gastronomiche,
meravigliosamente interpretata da decine e decine di chef preparatissimi. Ma
quando il glorioso manuale Cencelli è la sola fonte d’ispirazione nella
composizione di un governo, poi non
meravigliamoci se i primi ad allontanare i molti stranieri che “vogliono
bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare italiano” siamo
noi. Una domanda per finire: cosa sarebbe successo oggi se a dire la stessa
cosa fosse stato un viceministro francese o spagnolo?
pochi i commenti da fare quando un vice ministro dà prova di una simile
mancanza di conoscenza, professionalità, buongusto (oltre a un buon
parrucchiere, diciamolo). Inutile
ricordare che la cucina italiana è probabilmente la più famosa del mondo,
una cucina di prodotto, vista la qualità delle nostre produzioni gastronomiche,
meravigliosamente interpretata da decine e decine di chef preparatissimi. Ma
quando il glorioso manuale Cencelli è la sola fonte d’ispirazione nella
composizione di un governo, poi non
meravigliamoci se i primi ad allontanare i molti stranieri che “vogliono
bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare italiano” siamo
noi. Una domanda per finire: cosa sarebbe successo oggi se a dire la stessa
cosa fosse stato un viceministro francese o spagnolo?
Link : Dissapore – Gazzetta
Gastronomica
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