ATTIVITA’ FISICA E BENESSERE PER I POTATORI DI UVE …E’ MEGLIO
Ginnastica
prima e dopo la potatura, l’ultima novità nel programma dei Preparatori d’Uva
prima e dopo la potatura, l’ultima novità nel programma dei Preparatori d’Uva
di Manuela Laiacona
Corsetta sul posto, piegamenti sulle gambe, allungamento della schiena, esercizi per le
braccia e per il collo, alle 7,30, un quarto d’ora prima di andare a potare.
Poi esercizi di defaticamento e
stretching a fine lavoro. Ecco come la
ginnastica diventa propedeutica alla potatura. “Per prendersi cura delle vigne prima di tutto si deve partire dal
tenere in forma il proprio corpo“:
così adesso reciterà il programma de I Preparatori d’Uva che hanno deciso di
mettere al centro della formazione in vigna anche il benessere del potatore, condizione indispensabile trattandosi di
un lavoro artigianale che richiede una certa prestazione fisica. E’ Marco
Simonit, il fondatore insieme a Pierpaolo Sirch, della scuola di potatura che
sta sensibilizzando cantine italiane, e adesso molte in Europa, sulla centralità
della potatura per avere vigne e uve sane. L’intuizione sulla rieducazione
motoria nasce in Francia, esattamente a Bordeaux, allo Chateau Pichon
Longueville Comtesse de Lalande del gruppo Roederer, dove da pochi mesi i
Preparatori d’Uva prestano la loro consulenza. “Abbiamo cominciato ad adottare
il metodo di preparazione atletica proprio con il personale addetto alle viti
dello Chateau – racconta Simonit -.
Diciamo che questo percorso ha due obiettivi. Uno sociale, con l’intento
di favorire i rapporti all’interno di un’equipe che dovrà trascorrere insieme
numerosi mesi in inverno e in estate. E poi quello di migliorare la qualità
fisica. Ma sono stati loro stessi a darci l’input sulla ginnastica. Mentre tenevamo il corso teorico in azienda, prima di
spostarci in vigna vi era un personal trainer ingaggiato dall’azienda che
faceva fare agli operai esercizi di riscaldamento”.
braccia e per il collo, alle 7,30, un quarto d’ora prima di andare a potare.
Poi esercizi di defaticamento e
stretching a fine lavoro. Ecco come la
ginnastica diventa propedeutica alla potatura. “Per prendersi cura delle vigne prima di tutto si deve partire dal
tenere in forma il proprio corpo“:
così adesso reciterà il programma de I Preparatori d’Uva che hanno deciso di
mettere al centro della formazione in vigna anche il benessere del potatore, condizione indispensabile trattandosi di
un lavoro artigianale che richiede una certa prestazione fisica. E’ Marco
Simonit, il fondatore insieme a Pierpaolo Sirch, della scuola di potatura che
sta sensibilizzando cantine italiane, e adesso molte in Europa, sulla centralità
della potatura per avere vigne e uve sane. L’intuizione sulla rieducazione
motoria nasce in Francia, esattamente a Bordeaux, allo Chateau Pichon
Longueville Comtesse de Lalande del gruppo Roederer, dove da pochi mesi i
Preparatori d’Uva prestano la loro consulenza. “Abbiamo cominciato ad adottare
il metodo di preparazione atletica proprio con il personale addetto alle viti
dello Chateau – racconta Simonit -.
Diciamo che questo percorso ha due obiettivi. Uno sociale, con l’intento
di favorire i rapporti all’interno di un’equipe che dovrà trascorrere insieme
numerosi mesi in inverno e in estate. E poi quello di migliorare la qualità
fisica. Ma sono stati loro stessi a darci l’input sulla ginnastica. Mentre tenevamo il corso teorico in azienda, prima di
spostarci in vigna vi era un personal trainer ingaggiato dall’azienda che
faceva fare agli operai esercizi di riscaldamento”.