Attratto
e incuriosito da una manifestazione di cui avevo sentito a lungo parlare, sono
stato nei giorni scorsi entusiasta spettatore dell’atteso Academia Barilla Pasta World
Championship, giunto alla seconda edizione, un grande evento che coinvolge
giornalisti, addetti ai lavori, e soprattutto 60 ristoratori, manager, chef di ogni ordine e grado, provenienti da 30
paesi del mondo. La competizione è stata preceduta dal 3° Italian Cuisine
in the World Forum promosso da itchefs-GVCI, curato da Rosario Scarpato, un
interessante scambio di esperienze e un
dibattito acceso sulle problematiche di essere chef italiani nel mondo, che
ha visto alternarsi i paladini del made in Italy, coloro cioè che ricoprono
ruoli di rilievo all’estero, in importanti strutture alberghiere e di
ristorazione. Tra tavole rotonde di confronto e approfondimenti sui grandi
prodotti nazionali che concorrono al successo del cibo italiano nel mondo,
arrivando nelle tavole dei cinque continenti, si è finalmente giunti alla gara.
L’edizione dell’anno scorso era stata vinta da Yoshi Yamada, uno chef
giapponese che vive e lavora in Italia, che ha preparato un piatto ai frutti di
mare, di apparente semplicità.
Yoshi Yamada vincitore nel 2012 della prima edizione |
Quest’anno invece, teatro l’Auditorium di Academia Barilla a Parma, la sfida in punta di
forchetta, ha visto la partecipazione di uno scoppiettante Piero Chiambretti, e
di 30 chef in rappresentanza dei migliori ristoranti italiani nel mondo, da Hong Kong a Città del Messico, da
Providence a Mosca, che in tre giorni hanno condiviso le sfide, gli
stimoli, le emozioni e anche le difficoltà nel loro ruolo di Ambasciatori della
cultura gastronomica italiana. Al termine, è toccato a Paolo Barilla Vice
Presidente del Gruppo, consegnare i premi ai finalisti, proclamando un italiano sul podio più alto: è Giorgio Nava quest’anno
il vincitore, con una appetitosa
ricetta: i suoi cavatelli con vellutata di broccoli e fiori d’origano, che
non ha lasciato scampo ai concorrenti. Un intraprendente milanese che lasciata
l’Italia a metà degli anni ’90 per cercare fortuna a Città del Capo in Sudafrica, ha aperto un ristorante di successo
chiamandolo “Carne”, e successivamente una fattoria di 22000 ettari, dove
allevare in proprio gli animali.
Da sx : Paolo Barilla vice presidente Gruppo Barilla, Giorgio Nava vincitore 2013 Pasta World, Gianluigi Zenti direttore di Academia Barilla |
Subito dietro di lui si sono qualificati : Vittorio
Beltramelli, del Ristorante Nolita di Parigi, con la ricetta Bavette con Pesto
alla Genovese e Gamberi, Walter Potenza, del ristorante Potenza Ristorante&Bar
di Providence, USA con le Mezze Maniche in Brodetto alla Giuliese, Mario Caramella,
del ristorante InItaly di Singapore, con gli Spaghettini freddi al Ragù di
Scampi Crudi. Gianluigi Zenti, Direttore
di Academia Barilla e giurato ha detto del vincitore: “Nava ha saputo combinare tradizione e innovazione in maniera esemplare
attraverso una ricetta che ha convinto per la cura nella scelta degli
ingredienti, semplicissimi ma di alta qualità e combinati sapientemente”. Un riconoscimento prestigioso e di
rilievo internazionale vincere il Pasta World Champion 2013, un risultato che
rimarca ancora una volta la grande creatività e determinazione degli chef
italiani, una vera e propria bandiera per l’Italia del fare.
Giorgio Nava, vincitore Pasta World 2013 |