ANTEPRIME
Per la prima volta
in Italia il simposio mondiale del vino dei Masters of Wine
in Italia il simposio mondiale del vino dei Masters of Wine
Dal
15 al 18 maggio 2014 Firenze ospiterà l’incontro dei guru mondiale
dell’enologia
15 al 18 maggio 2014 Firenze ospiterà l’incontro dei guru mondiale
dell’enologia
Firenze
capitale mondiale del vino. Succederà dal 15 al 18 maggio 2014 quando i 304 Masters of Wine si riuniranno nel
capoluogo toscano per l’ottavo Simposio mondiale del vino organizzato
dall’Institute of Masters of Wine. Dopo Bordeaux, Napa Valley, Vienna, Perth e
Oxford, il prossimo anno, per la prima volta i ‘guru’ mondiale del vino,
provenienti da 28 Paesi, approderanno così in Italia. A rendere possibile lo
sbarco la collaborazione tra l’Institute of Masters of Wine e l’Istituto Grandi Marchi che comprende le
19 aziende icona dell’enologia made in Italy (Alois Lageder, Argiolas,
Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti,
Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti,
Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita,
Tenuta San Guido, Umani Ronchi.) che insieme raggiungono i 500 milioni di euro
di cui il 60% realizzato all’estero, con un’incidenza del 6,5% sul valore
complessivo dell’export nazionale. «L’Italia
oggi non può essere solo una superpotenza produttiva del vino – ha detto il
presidente dei Grandi Marchi, Piero Antinori – ma deve affermarsi maggiormente
anche come opinion leader del settore. I Masters of Wine lo sono, grazie a una
profonda conoscenza dei prodotti internazionali e l’influenza presso tutti i
canali di sbocco della filiera, dall’horeca ai principali media, dalle aste ai
distributori e importatori di tutto il mondo, a partire dai mercati emergenti».
capitale mondiale del vino. Succederà dal 15 al 18 maggio 2014 quando i 304 Masters of Wine si riuniranno nel
capoluogo toscano per l’ottavo Simposio mondiale del vino organizzato
dall’Institute of Masters of Wine. Dopo Bordeaux, Napa Valley, Vienna, Perth e
Oxford, il prossimo anno, per la prima volta i ‘guru’ mondiale del vino,
provenienti da 28 Paesi, approderanno così in Italia. A rendere possibile lo
sbarco la collaborazione tra l’Institute of Masters of Wine e l’Istituto Grandi Marchi che comprende le
19 aziende icona dell’enologia made in Italy (Alois Lageder, Argiolas,
Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti,
Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti,
Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita,
Tenuta San Guido, Umani Ronchi.) che insieme raggiungono i 500 milioni di euro
di cui il 60% realizzato all’estero, con un’incidenza del 6,5% sul valore
complessivo dell’export nazionale. «L’Italia
oggi non può essere solo una superpotenza produttiva del vino – ha detto il
presidente dei Grandi Marchi, Piero Antinori – ma deve affermarsi maggiormente
anche come opinion leader del settore. I Masters of Wine lo sono, grazie a una
profonda conoscenza dei prodotti internazionali e l’influenza presso tutti i
canali di sbocco della filiera, dall’horeca ai principali media, dalle aste ai
distributori e importatori di tutto il mondo, a partire dai mercati emergenti».
A sessant’anni dalla nascita (in
Inghilterra) della più esclusiva compagine enologica al mondo, l’Italia,
infatti, non è ancora rappresentata all’interno dell’Istituto. Una lacuna che,
in seguito alla partnership avviata nel 2009 con i Grandi Marchi sarà presto
colmata con i primi Master of Wine italiani provenienti dai candidati
selezionati nei due corsi organizzati per la prima volta in Italia negli ultimi
due anni. Al simposio, che conterà decine di relatori in 11 sessioni di lavoro,
potranno partecipare anche gli operatori italiani che si iscriveranno al sito
www.mastersofwine.org. Tra i relatori
internazionali, i principali produttori (Chateau Margaux, Baron de
Rothschild, House of Krug e molti altri); associazioni di settore,
multinazionali (parteciperà, tra gli altri, il presidente worldwide partnership
and business solution di Google); giornalisti e docenti universitari. Per
l’Italia, tra gli altri, hanno già dato la loro adesione, Gaia Gaja, Marchese Piero Antinori e Ferruccio Ferragamo.
Inghilterra) della più esclusiva compagine enologica al mondo, l’Italia,
infatti, non è ancora rappresentata all’interno dell’Istituto. Una lacuna che,
in seguito alla partnership avviata nel 2009 con i Grandi Marchi sarà presto
colmata con i primi Master of Wine italiani provenienti dai candidati
selezionati nei due corsi organizzati per la prima volta in Italia negli ultimi
due anni. Al simposio, che conterà decine di relatori in 11 sessioni di lavoro,
potranno partecipare anche gli operatori italiani che si iscriveranno al sito
www.mastersofwine.org. Tra i relatori
internazionali, i principali produttori (Chateau Margaux, Baron de
Rothschild, House of Krug e molti altri); associazioni di settore,
multinazionali (parteciperà, tra gli altri, il presidente worldwide partnership
and business solution di Google); giornalisti e docenti universitari. Per
l’Italia, tra gli altri, hanno già dato la loro adesione, Gaia Gaja, Marchese Piero Antinori e Ferruccio Ferragamo.