Un ristorante a
Milano punta sul silenzio, contro i troppi decibel tra i tavoli c’è un
rivelatore acustico
Milano punta sul silenzio, contro i troppi decibel tra i tavoli c’è un
rivelatore acustico
Nasce
a Brera il ristorante a sonagli, un campanello da suonare se c’è chiasso. L’idea
è del Refettorio Simplicitas di via dell’Orso: farà scuola?
a Brera il ristorante a sonagli, un campanello da suonare se c’è chiasso. L’idea
è del Refettorio Simplicitas di via dell’Orso: farà scuola?
di Roberta Schira
Reduci
dalla diatriba sul gelato post mezzanotte, e sulle resistibili proteste per i decibel dei concerti,
una domanda: chi pensa ai padiglioni auricolari dei clienti attovagliati? Sei
riuscito a prenotare il tavolo più ambito, sei arrivato presto per goderti la
serata con qualche amico, il cameriere ti accompagna con un sorriso al tuo
posto, la sala è semivuota, l’ambiente è favorevole e dentro di te pensi:
«magari riesco a parlare a Giovanni di quel business in Alsazia». Arrivano gli
amici e con loro si riempiono anche i tavoli vicini, si inizia a svuotare qualche bicchiere e nel giro di mezz’ora diventa
impossibile comunicare se non con il labiale. Senza contare i ristoranti in
cui nel conto è compreso «il contorno» di musica.
dalla diatriba sul gelato post mezzanotte, e sulle resistibili proteste per i decibel dei concerti,
una domanda: chi pensa ai padiglioni auricolari dei clienti attovagliati? Sei
riuscito a prenotare il tavolo più ambito, sei arrivato presto per goderti la
serata con qualche amico, il cameriere ti accompagna con un sorriso al tuo
posto, la sala è semivuota, l’ambiente è favorevole e dentro di te pensi:
«magari riesco a parlare a Giovanni di quel business in Alsazia». Arrivano gli
amici e con loro si riempiono anche i tavoli vicini, si inizia a svuotare qualche bicchiere e nel giro di mezz’ora diventa
impossibile comunicare se non con il labiale. Senza contare i ristoranti in
cui nel conto è compreso «il contorno» di musica.
Gli
specialisti fissano in circa 60-65
decibel la soglia di rumore oltre la quale si inizia a sentirsi a disagio. I locali
rumorosi arrivano a 78/80. Una soluzione sono le controsoffittature
fonoassorbenti, o pannelli non inquinanti come sughero, lana di vetro, lana di
roccia, perfetti anche per l’isolamento termico e acustico. Anche le vetrate, così scenografiche in
alcuni ristoranti, amplificano i rumori: importante predisporre sistemi di
copertura o mascheratura, come tendaggi, e lo stesso vale per i pavimenti sui
quali si stendono tappeti o pavimenti speciali in tessuto o legno. Negli Usa iniziano a sorgere i locali con
filosofia off line, dove non è gradita alcuna connessione. Il cellulare è
guardato come un sigaro cubano in un asilo infantile. Milano si adegua. «Più
che ristoratori ci consideriamo restauratori», dicono al Refettorio Simplicitas, ristorante che sposando stile francescano e
quiete, ha dotato il locale di un misuratore di decibel, sotto il quale è
adagiato un sonaglio dorato e un foglio che recita: «suona pure la campanella
se hai bisogno di più quiete». Farà scuola?
specialisti fissano in circa 60-65
decibel la soglia di rumore oltre la quale si inizia a sentirsi a disagio. I locali
rumorosi arrivano a 78/80. Una soluzione sono le controsoffittature
fonoassorbenti, o pannelli non inquinanti come sughero, lana di vetro, lana di
roccia, perfetti anche per l’isolamento termico e acustico. Anche le vetrate, così scenografiche in
alcuni ristoranti, amplificano i rumori: importante predisporre sistemi di
copertura o mascheratura, come tendaggi, e lo stesso vale per i pavimenti sui
quali si stendono tappeti o pavimenti speciali in tessuto o legno. Negli Usa iniziano a sorgere i locali con
filosofia off line, dove non è gradita alcuna connessione. Il cellulare è
guardato come un sigaro cubano in un asilo infantile. Milano si adegua. «Più
che ristoratori ci consideriamo restauratori», dicono al Refettorio Simplicitas, ristorante che sposando stile francescano e
quiete, ha dotato il locale di un misuratore di decibel, sotto il quale è
adagiato un sonaglio dorato e un foglio che recita: «suona pure la campanella
se hai bisogno di più quiete». Farà scuola?
Nel
frattempo il Refettorio Simplicitas organizza una vera e propria “Cena del Silenzio” (totale questa volta) per giovedì
11 luglio alle 20.30. I commensali, come accade
nei monasteri, ascolteranno il cibo e i loro pensieri, ma non potranno parlare,
il tutto “in una comunione sensoriale e
manuale, componendo e condendo da sé il proprio piatto”. Prezzo fisso, compreso un calice di vino,
25 euro.
frattempo il Refettorio Simplicitas organizza una vera e propria “Cena del Silenzio” (totale questa volta) per giovedì
11 luglio alle 20.30. I commensali, come accade
nei monasteri, ascolteranno il cibo e i loro pensieri, ma non potranno parlare,
il tutto “in una comunione sensoriale e
manuale, componendo e condendo da sé il proprio piatto”. Prezzo fisso, compreso un calice di vino,
25 euro.
info
e prenotazioni +39.02.89096664, info@refettoriomilano.it
e prenotazioni +39.02.89096664, info@refettoriomilano.it
Link: CorrieredellaSera.it