INSETTI PER DESSERT

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Insetti: Redzepi li
porta in tavola, a Bergamo li abbiamo assaggiati con il cioccolato
di Giorgia Cannarella
Insetti:
nella mente di noi italiani evocano in genere l’immagine di bestioline
sgradevoli e fastidiose, da evitare a tutti i costi.
Per
molte popolazioni del pianeta, invece, sono un cibo come un altro, una parte dell’alimentazione quotidiana. L’entomofagia è una pratica comune in
diversi paesi del mondo, sono 3000 i
gruppi etnici che la praticano
, sparsi tra Africa (23 paesi), Asia (29
paesi) e Americhe (23 paesi). Larve, cavallette, scarabei, bachi da seta,
scarafaggi: gli insetti edibili sono
tantissimi, 1909 specie
secondo gli ultimi dati della FAO. Non solo hanno
il vantaggio di avere un minor impatto ambientale rispetto a bovini o suini, il
cui allevamento richiede un consumo spropositato di acqua e suolo, ma
possiedono anche ottime proprietà nutritive. Proprio per questo dal 2011 la FAO
finanzia progetti per promuovere l’allevamento e il consumo di insetti nel
mondo. E molti chef stanno sdoganando la
pratica dell’entomofagia, come ad esempio Rene Redzepi, patron del Noma
,
pluristellato ristorante di Copenaghen (per tre anni eletto miglior ristorante
al mondo). Lo chef ha ideato ricette come la salsa di cavallette, o le formiche
vive nello yogurt. E il Nordic Food Lab, centro di ricerca da lui istituito,
sta sperimentando una birra alle larve d’ape.
Senza
considerare che, senza saperlo, un po’ entomofaghi lo siamo già: ogni anno, senza saperlo, ognuno di noi
ingerisce ben mezzo chilo di insetti. Proveniente da dove? Da frutta, farine,
uova, e anche alimenti insospettabili come cioccolato e salsa di pomodoro
. Insomma,
che sia il caso di superare i nostri tabù e dare anche noi il primo morso a uno
scarafaggio? E’ quello che è successo, per esempio, sabato sera a Bergamo. Il
Museo di Scienze Naturali della città ha organizzato una serata dedicata
all’entomofagia: la quinta edizione di
un evento con cui si cerca di far guardare al pubblico questa pratica
alimentare con occhi diversi
. Il tema questa volta era Insetti e
cioccolato. A guidare la degustazione, Davide
Oltolini, critico enogastronomico
e grande esperto di analisi sensoriale,
che ha proposto al pubblico abbinamenti come mousse e grilli o cioccolato al
latte e camole del miele. “La camola del
miele
ha una tendenza dolce, e quindi si sposa bene con il cioccolato al
latte, che ha un’acidità bassa e un’astringenza non marcata” spiega Oltolini. Il
risultato? Tutti (o quasi) si sono fatti
coraggio
, hanno assaggiato … e, nella maggior parte dei casi, lo stupito
commento è stato “Ma è buono!”.
Crediti | Link : Gazza Golosa

Immagini : Cesare Ferrari

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