LA BRIOCHES compie 330 ANNI

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Buon compleanno Brioches
Da Maria Antonietta all’assedio di Vienna, una
delizia con cui iniziare la giornata che compie 330 anni
Maria Antonietta di Asburgo-Lorena
(1755-1793), figlia più giovane dell’imperatore Francesco I e di Maria Teresa
d’Austria, fu data in matrimonio a Luigi
XVI con il preciso intento di rinsaldare l’alleanza tra la Francia e gli
Asburgo
. Fin dal principio Maria Antonietta suscitò scarsa simpatia presso i suoi sudditi, in parte per il
fatto di essere straniera, ma soprattutto per il suo carattere frivolo, la
condotta leggera, la prodigalità (erroneamente ritenuta la causa prima dei
dissesti finanziari del paese) e per l’ostinata intromissione nelle faccende
private dell’aristocrazia. Allo scoppio della Rivoluzione francese, nel 1789,
si schierò con la nobiltà più intransigente e reazionaria e spinse il marito a
opporsi alle soluzioni di compromesso avanzate dai rivoluzionari più moderati.
Dopo la proclamazione della Repubblica nel 1792, fu processata dal Tribunale rivoluzionario, condannata a morte e
ghigliottinata
il 16 ottobre 1793. Era molto bella, vivace, intrigante e
amava circondarsi di lusso, sfarzo e uomini giovani. Forse, fu per tutte queste
sue peculiarità che le sarebbe stata attribuita la famosa frase: “Dategli le brioches”
indirizzata al primo ministro mentre la avvisava sulla scarsità del pane per il popolo, prossimo a scatenare la
Rivoluzione. Anche se storici accreditati affermano che queste parole non
furono mai pronunciate dalla regina, noi le usiamo come spunto per parlare di
una delle probabili origini del croissant “moderno”. Introdotto alla
corte francese, proprio da Maria Antonietta, questo dolce a sfoglia fatto con
il burro, conosciuto anche come croissant o cornetto, sembra sia nato in seguito all’assedio di Vienna del 1683. La
storia narra che sarebbero stati i fornai viennesi, mentre erano nel pieno del
lavoro, a sventare l’attacco a sorpresa della città da parte dei turchi. Dopo
la vittoria, il re polacco Giovanni III alleato degli austriaci, avrebbe
chiesto di far confezionare agli artigiani “sentinella” il cibo celebrativo
dell’evento. Sarebbe poi stato un certo
Vendler, fornaio viennese, ad avere l’idea della forma del dolce ispirandosi ai
vessilli con la mezzaluna turca
. Brioches è il nome francese di una pasta
leggera, lievitata, soffice, ottenuta con farina, burro, uova, latte e lievito,
e con o senza zucchero, in diverse proporzioni. Così si chiama anche il tipico
panino, morbido e leggero, dolce o salato, preparato per lo più con la pasta
prima descritta e cotto al forno. L’origine del nome è controversa.



Dumas è arrivato a sostenere che
deriverebbe da “brie”
(perché in origine impastata con il famoso formaggio
brie), e da “oche”, ossia il fico di forma simile alla tipica testa del panino.
È più probabile, che il termine provenga da una forma arcaica del francese
“broyer” (macinare, ma anche “lavorare”, nel senso di un impasto). Ma c’è anche
chi lo fa derivare da Saint-Brieuc, località dove il panino sarebbe stato
preparato e venduto con l’appellativo di “briochin”. In italia la brioche è
soprattutto un piccolo dolce morbido di varia forma, prodotto in pasticceria,
che accompagna la colazione del mattino. Nella
cucina internazionale si impiega la pasta di brioche per avvolgere il foie
gras, le salsicce, il filetto in crosta
; in questi casi si tratta di una
pasta meno ricca e salata, detta “brioche comune” per distinguerla dalla
brioche di base detta “fine”. Al contrario della pasta sfoglia, che richiede di
essere lavorata in luogo fresco, la pasta brioche ha bisogno, per lievitare
correttamente, di un ambiente tiepido.

Crediti | Link : Taccuini Storici

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