A “EMERGENTE” con Luigi Cremona: LE MIGLIORI PIZZE DEL NORD ITALIA

Commenti (0) Ristoranti

La pizza ritrovata
una kermesse golosa ideata da Luigi Cremona e Lorenza Vitali, che ha riunito nel pavese i più abili e creativi chef pizza del Nord Italia, per decretare il migliore

di Luca Bonacini


La classica Margherita Napoletana


la pizza “smoked” di Luca Valerio Torre,
una delle più acclamate

Io
amante del gnocco fritto modenese, e cultore della sua storia e tradizione, fresco
di Trofeo Gnocco d’Oro 2013 appena disputato a Modena, chiamato in giuria da
Luigi Cremona ad assaggiare non meno di
24 pizze al giorno, per tre intere giornate
. Troppe pizze “normali” nella
mia vita, per non entusiasmarmi a un cibo “di strada”, di notorietà planetaria,
in effetti cosi prelibato, preparato ad arte dai migliori giovani pizzaioli del
Nord Italia, a “Emergente”, una kermesse sul mondo pizza, dedicato a chef pizzaioli
emergenti con non più di trent’anni, inventato da Lorenza Vitali, e
dal famoso giornalista e raffinato palato Luigi Cremona, un festival della
pizza di qualità dicevamo, preparata con maestria dalle giovani promesse
italiane in questo campo, provenienti in questo primo step dalle regioni del
Nord Italia, ma che si estenderà nel 2014 al Centro e al Sud, per arrivare infine a eleggere il miglior
pizzaiolo d’Italia

Pizza calda, fumante, classica e creativa, che ha
imperversato per tre giorni a Riccagioia, un importante centro di ricerca e
formazione sul vino a Torrazza Coste di Pavia. Un cibo che appartiene alla
gastronomia nazionale e rappresenta un vero e proprio vessillo tricolore, che
sventola nel mondo, richiamando a quanto
c’è di più prezioso nel Belpaese, il sole, il mare e le buone materie prime
,
e può essere uno straordinario modo per comunicare, e un inaspettata
opportunità lavorativa, dato che il comparto è uno dei pochi in questo momento
di crisi, a poter assorbire oltre diecimila nuove assunzioni. Un alimento forse
per anni un po’ snobbato dal mondo della ristorazione, che sta vivendo un nuovo
rinascimento, ma che ancora in molte scuole alberghiere non dispone di un corso
dedicato, dove i giovani allievi possano impararne l’arte antica. La presenza
dei Master Pizza più accreditati, che partecipavano alla giuria e tenevano
importanti educational, come Floriana
Pastore, campione del mondo in carica a Las Vegas 2013,
capace di imporsi in
un ambiente prettamente maschile, o Matteo Aloe e Massimo Giuliana, di Berberè, un’autentico must nel bolognese, che utilizza i pregiati salumi della Macelleria Zivieri, dove mangiare la pizza rappresenta un’autentica esperienza gastronomica, oppure Davide Fiorentini di O’ Fiore Mio a Faenza,
un imprenditore della pizza che parla romagnolo, e conduce una delle dieci
migliori insegne d’Italia, oppure Gino Sorbillo, il re di Napoli, grande
professionista anche in umiltà, o  Giuseppe Giordano, legato alla tradizione ma anche formidabile innovatore con il suo “Pizz’ino”, o Leone Coppola.
La giuria prossima all’assaggio
Tre
giorni di ripetuti assaggi dove i concorrenti dovevano preparare davanti alla
qualificata giuria, l’immancabile pizza Margherita e una pizza in versione
creativa, ambito nel quale sono state percorse tutte le vie del gusto più
interessanti, e interpretate tutte le più diverse e appetitose declinazioni,
per la gioia non solo dei giurati, ma anche del pubblico presente, a cui
venivano distribuiti tranci fumanti della sfiziosa specialità partenopea. Insomma
il pizzaiolo del futuro non parla
solamente il caratteristico dialetto napoletano, ma sempre di più il veneto, il
milanese, il genovese
, ed  è in grado
di preparare un calembour di appetitose pizze golose, ricche di aromi e profumi
mai scontati, che sempre di più tengono conto del territorio e della
stagionalità, e assomigliano ormai a veri e propri quadri d’autore. Mai giuria è stata cosi coccolata e ben
rifocillata
, con pizze da competizione, a base di  impasti selezionatissimi, lieviti madre
naturali e materie prime eccezionali, maneggiati da veri e propri geni del gusto,
ognuno con una storia da raccontare, fatta di passione, sacrificio e grande
rispetto per gli ingredienti e per il cliente, l’unico vero giudice. Una manifestazione di grande piacevolezza, condotta con brio e competenza dalla giornalista Monica Piscitelli che ha guidato nei cooking show, sia i maestri che gli allievi, che si sono esibiti fianco a fianco, un evento reso possibile da Witaly e da Perla Ambrosetti che ha curato in modo impeccabile l’evento, con la presenza della storica azienda Refrattari Valoriani di Reggello (Firenze), che ha messo a disposizione i forni a legna professionali; e di Agugiaro & Figna di Collecchio (Pr), che ha fornito le qualificate farine, e la preziosa consulenza del master Nicola Demo. 
Di seguito gli esiti della competizione:

FINALISTI PIZZA
Mirko
Bressan – Pizzeria La roda , Almisano di Lonigo
Maurizio
Urraro – 800 Simply Food, Bassano del Grappa
Matteo
Moretti – Pizzeria Lo Scalo, Pieve Ligure
Simone
Lombardi – Dry Cocktails & Pizza, Milano
Marco
Locatelli – Il paradiso della Pizza, Vimercate
Cristian
Marasco – La Grotta Azzurra, Merate (Menzione Speciale per impegno sociale)
VINCITORI miglior professionista emergente della pizza – Nord Italia
FANUEL
AMANUEL TECLE – PIZZERIA O FIORE MIO, FAENZA
RICCARDO
AGNOLIN – PIZZERIA BRIAN, ERACLEA (VE)
Contemporaneamente
si svolgevano le qualificazioni per il miglior chef e il responsabile di sala emergenti,
ecco gli esiti :
CHEF FINALISTI
Enrico
Panero – Ristorante Marin, Eataly Genova
Stefano
Bacchelli – Da Vittorio, Brusaporto
Matteo
Metullio – La Siriola, Bolzano (VINCITORE)
Dino
Colantuono – Rolly, Manerba del Garda
EMERGENTE SALA

Elisa
Bellavia ristorante Cristian e Manuel, Vercelli
Tra le ricette amene e curiose, la Pizza a Cestino
Crediti : Witaly 
Ufficio Stampa : Giacomo Addario 
Immagini : Lorenza Vitali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *