LUCA GARDINI SI INTERROGA SUL LAMBRUSCO

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LUCA GARDINI A CASA
DEL LAMBRUSCO, NELLA CITTA’ DEL TRICOLORE
Il
grande sommelier torna a casa, in Emilia Romagna, per una sera. Sempre in
viaggio in Europa e nel mondo, a promuovere le eccellenze italiche, lo straordinario palato, si interroga sul
lambrusco, tornando per una sera nella sua regione, patria del vino più venduto.


Il
sommelier campione del mondo 2010, Luca Gardini, era a Reggio Emilia poche sere
fa per guidare insieme all’enologo Luca D’Attoma, una degustazione di lambrusco
e di vini della Casali Viticultori. Non solo un’attenta disamina delle
caratteristiche organolettiche dei profumi e degli aromi del vino più venduto
del mondo, non più snobbato come un tempo dai grandi wine maker, ma una serata nella
quale lanciare spunti interessanti di riflessione sulla valorizzazione del
territorio emiliano, la necessità di fare sistema tra produttori locali, la
domanda espressa dal consumatore di vini bevibili che “arrivino”. Una
degustazione dove i due eccezionali palati hanno svelato tutti i segreti del
lambrusco, anche le sfumature più indecifrabili, che può dare questo vino
antico. Momento di tecnica e ma anche cena conviviale con i vini Casali
Viticultori presso il Bistrot Fattorie Canossa, in piazza Fontanesi a Reggio
Emilia, nel cuore della città emiliana, che ha visto tra i presenti, oltre a
Gardini e a D’Attoma, l’ad ed export manager di Casali Viticultori Giovanni
Sidoli, una rappresentanza dell’Ais – Associazione italiana sommelier e alcuni
amici, collaboratori e partner commerciali dell’azienda di Pratissolo di
Scandiano (Re). 

Presentando
i vini Casali, Gardini ha sottolineato le caratteristiche di valorizzazione del
territorio e bevibilità dell’offerta della cantina, nonché l’esigenza di
comunicare in modo semplice e diretto la qualità dei propri vini. “La gente è
stufa di tecnicismi e autoreferenzialità – ha detto Gardini introducendo la
serata – Oggi bisogna emozionare le persone che stanno fuori, con vini
semplici, veri e bevibili. Finito un bicchiere la gente deve avere voglia di
berne un altro”. Durante la serata è stata anche ribadita la necessità di fare
sistema all’interno del territorio per promuovere in modo efficace i vini
reggiani in Italia e sui mercati internazionali. Anche per questo, è stata
scelta come location del ricevimento il Bistrot Fattorie Canossa in piazza
Fontanesi, che propone salumi e specialità locali prodotte sul territorio. Una
scelta naturale per Casali, come ha spiegato Sidoli: “È inutile fare la voce
grossa fuori, e poi sul territorio locale non promuovere i nostri prodotti – ha
dichiarato – è vero che oggi i mercati dei paesi in via di espansione sono più
interessanti in termini di vendite, ma è importante mantenere viva la cultura
dei nostri prodotti anche sul territorio e questi momenti servono anche a
questo”. Durante la serata sono stati degustati i Lambruschi SanRuffino e Pra
di Bosso 2012, lo spumante Rosa Casali, il Cabernet Sauvignon Casino dei Greppi
e due vini da uva spergola, il vitigno autoctono dei Colli Di Scandiano e
Canossa: il Pomoria 2011, e l’Albòre Dolce. 
www.casalivini.it

www.facebook.com/CasaliViticultori

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