BENE LA DEGUSTAZIONE DI FONGARO AL PESCE FUOR D’ACQUA

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Tutto esaurito Al Pesce fuor
d’acqua: il pesce fresco incontra il Brut Fongaro
Il locale di Via
Vignolese a Modena, ha ospitato con successo una degustazione di Brut Metodo Classico
Fongaro, una pregiata bollicina che arriva dal Veneto, sposata alle specialità
di pesce di Salvo Brancato.



Moana Dondi


Si è svolta
secondo le attese, come annunciato nei giorni scorsi, la degustazione di
specialità di pesce e brut Fongaro
, alla gastronomia Il Pesce Fuor d’Acqua di
Via Vignolese a Modena. Numerosi appassionati della cucina marinara hanno
seguito i consigli di Salvo Brancato, e hanno assaggiato il migliore pescato
del momento, preparato dalle sue abili mani. Un aperitivo sui generis, per una
città come Modena più incline a cotechino e zampone che a frittura mista e
cruditè
, ma che ha strappato, per cosi dire l’applauso, non solo per la
sfiziosità di questo cono di carta gialla pieno di fritti di mare e piccoli
assaggi alla griglia, che veniva consegnato ai partecipanti, ma anche per
l’opportunità di poter abbinare a quelle bontà, un’ottima bollicina autoctona,
come quella di Fongaro, che rappresenta un’alternativa interessante ai più
comuni brut
. In un territorio non propriamente vocato per pinne e branchie, dove
viceversa spopolano prelibate carni suine, lavorate magistralmente fin dai
tempi dei Romani, non è facile incontrare un’ imprenditore che decida di
investire in un locale di pesce. E’ Salvatore Brancato, siciliano, un trascorso
come affermato allenatore di pallavolo, e come ristoratore in Sardegna
, perdutamente
innamorato della cucina di mare, ad aver intrapreso questa attività nella
periferia di Modena, in via Vignolese, nei pressi del polo universitario, zona
nella quale ogni giorno transitano e si rifocillano migliaia di studenti. Un
angolo di Sicilia dove acquistare pesce fresco, o dove farselo cucinare da
portarsi a casa, oppure dove gustarlo in compagnia di qualche buon bicchiere,
attentamente selezionato, come il Brut Fongaro Metodo Classico bio, ottenuto
con il vitigno autoctono Durella, caratterizzato da una spiccata acidità
naturale, tipico della zona dei Monti Lessini,
sulle colline fra la provincia
di Verona e quella di Vicenza. Terreni vulcanici che conferiscono particolari
proprietà minerali valorizzate dal lungo processo di rifermentazione in
bottiglia, del Metodo Tradizionale Classico, un’ incontro con la cucina di
mare, in un abbinamento inconsueto di inaspettata piacevolezza. Un’azienda
biologica già segnalata dalle più importanti guide del settore, che ha
conseguito importanti riconoscimenti, come la “Chiocciola” il premio attribuito
dalla Guida Slow Food 2014
alle cantine più virtuose; e la Medaglia di Bronzo
al prestigioso Decanter World Wine Awards, con la Riserva Pas Dose’ 2006. Un evento
realizzato grazie ad Adriano Augusto di Pregis.    

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