Andare alla”LANTERNA DI DIOGENE”, a Ravarino (Mo), anche per i salumi

Non solo un apprezzata osteria
segnalata con lode da Slow Food, ma anche un ottima salumeria, dove acquistare
salumi sopraffini di Cinta Senese e Nero di Parma a km.0

di Luca Bonacini

La
nebbia della Bassa Modenese, avvolge e protegge come un manto i cipressi, i
casolari, gli argini, e cela agli occhi curiosi del gourmet, un’insospettabile eccellenza
salumiera. Accanto all’argine del fiume Panaro a Ravarino, ha sede un’amena
osteria, dove si cucina con gli ortaggi, le erbe, gli odori, che crescono nei
pressi del locale, il pollame viene dal cortile, e i maiali hanno tre ettari di
fertile bosco alluvionale adiacente, nel quale pascolano liberamente cibandosi
solo di ghiande, nocciole, noci, gelso, amarene, e pasta biologica cruda. Sempre
ben segnalata nella guida Slow Food, la Lanterna di Diogene è una vera e
propria comunità che grazie all’appassionato lavoro di Giovanni e Fabio, si
avvale dell’opera di ragazzi con disabilità provenienti dalla vicina Cooperativa
Lucciola. Qui tutto ciò che viene cucinato o quasi, è a chilometro zero, e si
può cenare con la tradizionale cucina tipica del territorio, compreso il gnocco
fritto, e attingere a una cantina con oltre venti lambruschi naturali
differenti, ma si possono anche acquistare i salumi sopraffini preparati
artigianalmente, una vera leccornia. I maiali allevati alla Lanterna, sono di
Cinta senese, Mangalica Ungherese e Nero di Parma, e vengono macellati in un
laboratorio esterno, grazie all’esperienza di Claudio il norcino, che dopo averli
accuditi amorevolmente, dovrà occuparsi delle esequie, aiutato da tutti i
membri della comunità, ognuno con il suo ruolo, senza buttare via nulla, come è
noto si fa del maiale, si otterranno un eccezionale prosciutto crudo stagionato
36 mesi, i prelibati ciccioli, la coppa di testa, la pancetta stesa, la salsiccia
matta con interiora, la trippa, le cotiche, gli zampetti, le costine, il lombo
per i tortellini. Andare a fare la spesa alla Lanterna di Diogene !? Perché no.
Un occasione per una gita fuori porta, a pochi chilometri da Modena, in un
luogo verde, dal fascino felliniano, dove ogni giorno, tutti insieme, si tutela
la tradizione e si persegue la genuinità.