A Milano, zona Brera, pescato fresco e aperitivi nel Fish Bar di Eugenio Boer 

A Brera, quartiere tra i più
caratteristici della città meneghina, luogo di incontro dei grandi artisti e
scrittori del Novecento, nasce un nuovo locale.

di Luca Bonacini

Uno dei luoghi da visitare, se si va a
Milano e si ha un pò di tempo, è l’affascinante quartiere Brera, chiamato
anticamente cosi, quando nella zona c’erano solo prati, dalla parola Braida,
che significa terreno incolto, sede della rinomata Accademia di Belle Arti, nata nel 1776 culla delle lettere, delle
scienze, delle arti, scelta ogni anno da 3000 studenti, e dove ogni tre
settimane si svolge un caratteristico mercatino. Ma Brera è anche zona di
indimenticabili incontri, avvenuti al Bar Giamaica che aprì i battenti nel
1911, un’ inesauribile fucina di talenti che visse un incredibile stagione
d’oro, dal dopoguerra in poi, ospitando a quei tavolini di ghisa per un
aperitivo, un bianchino, un caffè, o una partita a carte, Quasimodo, Hemingway,
Manzoni, Fontana, Buzzati, Mulas, e che oggi è ancora aperto con fierezza, e al
momento dell’ happy hour garantisce il tutto esaurito, come una volta. Un
quartiere vivace nel quale non mancano i locali di interesse eno gastronomico
né  le frequentazioni di intellettuali e
designers, oltre a tanti giovani che dopo le ore di studio si posano a
ritemprarsi un po’, dove ha aperto in questi giorni un nuovo locale, il Fish
bar, un bistrot tutto fish&chips, fishburgher, plateau royale e vino
biologico, che avrà come ispiratore Eugenio Boer, direttamente dall’Elita, in zona
Porta Genova, zona simbolo della movida milanese, che metterà tutta la
creatività e la capacità di attrarre pubblico, caratteristica del suo operare,
puntando sulla migliore selezione di pescato del giorno, reperito a seconda
della disponibilità della materia prima, con sette-otto piatti, classici e
altrettante proposte creative, ostriche, tartarre, capesante gratinate con
burro alla francese, il pesce alla griglia, il caciucco…