SVELATI I TORTELLINI PIU’ BUONI, degustazione non competitiva alla Lumira, con i Big

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ECCO I VINCITORI DELLA SFIDA DI BOLOGNA
Gli
chef vincitori della sfida recentemente disputata a palazzo Re Enzo a Bologna,
si sono incontrati alla Lumira di Castelfranco per festeggiare insieme e fare
assaggiare il loro migliore tortellino ai “ritardatari”, che non avevano potuto
partecipare.
di Luca Bonacini
Un
vero e proprio omaggio al tortellino con la T maiuscola, quello pensato e
organizzato magistralmente da Carlo Alberto Borsarini alla Lumira di
Castelfranco
Emilia, cenacolo per eccellenza del piatto emiliano più famoso e
prelibato, nel quale hanno amichevolmente cucinato il proprio orgoglio
culinario, i detentori del miglior tortellino. Un clima conviviale e nessun
fuorviante campanilismo, nella serata memorabile che sanciva i vincitori della
sfida di Bologna, dove più di cento ospiti, amanti senza se e senza ma del
tortellino
, rigorosamente in brodo, hanno assaggiato in un religioso silenzio,
carico di storia, quel piatto antico nato secoli orsono, dalla sbirciatina
lubrica di un oste curioso. Presenti proprio tutti, dal sindaco di Castelfranco
Reggianini
, al presidente della Sannicola Degli Angeli, l’artista Fabrizio
Loschi, Stefano Reggiani Guida dell’Espresso, Laura Franchini Guida Touring, il
Lambruscologo Paride Rabitti, la chef stellata del ristorante Marconi Aurora Mazzucchelli,
i produttori di lambrusco Alberto e Barbara Paltrinieri, di Pignoletto, Giacomo
Morandi de Il Monticino, e Giorgio Erioli, alla presenza allegra di una folta
rappresentanza, espressione delle due fazioni, bolognese e modenese, sedute
gioiosamente accanto le une alle altre, unite da una lunga tavolata. 

La quiete prima della tempesta,
la Lumira ancora intonsa, prima della baraonda gastronomica

Nessuna
preclusione verso la ricetta altrui, anzi, curiosità e voglia di confronto e
conoscenza, per gli ospiti, che hanno amabilmente conversato, attendendo con
trepidazione i quattro tortellini premiati, che con un servizio fluido e
familiare, venivano scodellati con amorevole cura. Ecco allora il tortellino di
Carlo Alberto Borsarini della Lumira a Castelfranco, ricco, pieno, leggermente
speziato, cottura perfetta, brodo che sa di casa, 2° classificato nella sfida
di Palazzo Re Enzo, considerato il migliore della serata dai commensali intorno
a me; poi l’ottimo tortellino di Fabio Berti, della Trattoria Bertozzi, a Bologna, che
era giunto 3°; quello magistrale di Lucia Antonelli, della Trattoria del Cacciatore a
Castiglione
Pepoli, che aveva ottenuto il 1° posto; e per finire quello
delle sfogline della Sannicola di Castelfranco Emilia, sempre un bel mangiare. Un vero e proprio inno
alla buona tavola, che ha raggiunto momenti gastronomici alti, un piatto
sostanzioso, che rappresenta da sempre il cibo della domenica e delle feste, declinato
in quattro imperdibili assaggi a cui sono seguiti un tris di dolci tipici, zuccherini
montanari, zuppa inglese e dolce mascarpone. Un successo pieno, una serata,
nella quale la tradizione, e le differenti espressioni di una cucina fortemente
identitaria, ma di quattro matrici diverse, riesce a convivere allegramente, pur
esprimendo una propria unicità, mettendo d’accordo secoli di contrapposizioni e
scaramucce.  Un plauso al patron Carlo
Alberto Borsarini,
ancora una volta vivace e innovativo, pur mantenendo il solco della
tradizione. 

Bello essere stati presenti …

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