Quel buon odore di Figurine
Panini…
Panini…
Quell’odore inconfondibile che ci faceva
impazzire, che ci esplodeva nelle narici, mentre scartavamo la fatidica
bustina, ricevuta come premio per un bel voto ricevuto a scuola, al pari di una
carezza, e che avidamente aprivamo, sperando di trovare, “quella che ci mancava”,
e che correvamo ad attaccare nell’album, non ha perso il suo fascino, anzi.
Continua a intrigare i bambini, gli adulti, ma anche ad emozionare i sommelier,
una categoria che immaginavamo essere concentrata su ben altri sentori. La
Figurina dei nostri ricordi, o meglio il suo profumo, diventa un sentore da percepire
in un vino, insieme a ”odori” che mai avremmo detto, come la cipria, il sesso
sfrenato, la coccoina, la canfora, la benzina, il porro cotto, la carruba
birmana… Tutti gli effluvi più strani e inaspettati che i più grandi sommelier
d’Italia, riescono (beati loro), a sentire in un vino. Fu il grande Veronelli
il primo …
impazzire, che ci esplodeva nelle narici, mentre scartavamo la fatidica
bustina, ricevuta come premio per un bel voto ricevuto a scuola, al pari di una
carezza, e che avidamente aprivamo, sperando di trovare, “quella che ci mancava”,
e che correvamo ad attaccare nell’album, non ha perso il suo fascino, anzi.
Continua a intrigare i bambini, gli adulti, ma anche ad emozionare i sommelier,
una categoria che immaginavamo essere concentrata su ben altri sentori. La
Figurina dei nostri ricordi, o meglio il suo profumo, diventa un sentore da percepire
in un vino, insieme a ”odori” che mai avremmo detto, come la cipria, il sesso
sfrenato, la coccoina, la canfora, la benzina, il porro cotto, la carruba
birmana… Tutti gli effluvi più strani e inaspettati che i più grandi sommelier
d’Italia, riescono (beati loro), a sentire in un vino. Fu il grande Veronelli
il primo …
Nel bell’articolo di Winenews :
http://bit.ly/1oJe0tl