Diventare
pasticceri provetti, si può, con il Giamberlano
pasticceri provetti, si può, con il Giamberlano
Un corso per imparare l’arte antica della pasticceria, organizzato da Iscom Modena Formazione, con il pasticcere pluripremiato Valter Tagliazucchi.
di Luca Bonacini
I
dolci più famosi sono quasi sempre avvolti da misteriose leggende, che ne
rendono ancora più inafferrabile la difficile esecuzione, e alimentano
l’acquolina in bocca. La torta Charlotte venne dedicata alla moglie di Giorgio
III re d’Inghilterra, a cui Mozart intitolò un opera e un botanico una pianta;
la Cassata risale alla dominazione araba della Sicilia del IX secolo, quando
giunsero sull’isola, limone, cedro, mandarino e zucchero di canna; il
Cheesecake è considerato un dolce tipicamente newyorkese, ma risale all’antica
Grecia, somministrato come energetico agli atleti, delle prime Olimpiadi; il
Macaron venne inventato dal cuoco di Caterina De Medici e poi esportato in
Francia; la Millefoglie è di origine francese, e procurò un indigestione a
Napoleone Bonaparte, che ne era ghiotto; il Pan di Spagna, non è spagnolo, ma
importato in quel paese da un cuoco genovese; la torta Pavlova, è il dolce
nazionale neozelandese, e immortala la leggiadria di una famosa danzatrice; la
torta Paradiso veniva preparata da una giovane sposa di Parona, per un frate
erborista, poco osservante; mentre la Zuppa inglese, nacque da una rielaborazione
del Trifle britannico, apprezzato alla corte d’Inghilterra, nei frequenti
viaggi degli Este e dei suoi diplomatici. Quanti di noi vorrebbero dominare
l’arte della pasticceria, e in pochi semplici gesti dare vita a una torta
meravigliosa ? Ebbene oggi si può, a patto di tornare sui banchi di scuola, grazie
al corso di pasticceria organizzato da Iscom formazione – Modena con Gusto, che inizierà tra poche
settimane, con il docente Valter Tagliazucchi al secolo il Giamberlano. Il pasticcere
pluripremiato di Pavullo nel Frignano, famoso per il suo panettone con lievito
madre, nel suo palmares, annovera numerosi premi internazionali di alta
pasticceria e cioccolateria, a Berlino, Rimini, Barcellona e a Vienna, nel
prestigioso Grand Prix di Pasticceria, un trofeo che vale doppio, conseguito
nella città dove nel 1832 nacque la mitica Sacher. L’arte pasticcera approfondita,
spiegata, raccontata, svelata, in 80 ore di intensa attività didattica, una
palestra gastronomica fatta di teoria ma anche di tanta pratica, per portare
gli allievi prescelti a padroneggiare una disciplina antica che affonda la sua
genesi fino all’opulenta corte medicea. Immancabile al termine del corso, ai
provetti pasticceri, la consegna dell’ attestato di frequenza, le utili dispense,
un grembiule professionale e una bandana, per camminare di li a poco, con le
proprie gambe e cimentarsi tra le mura domestiche o nell’esercizio di una
professione tra le più richieste.
dolci più famosi sono quasi sempre avvolti da misteriose leggende, che ne
rendono ancora più inafferrabile la difficile esecuzione, e alimentano
l’acquolina in bocca. La torta Charlotte venne dedicata alla moglie di Giorgio
III re d’Inghilterra, a cui Mozart intitolò un opera e un botanico una pianta;
la Cassata risale alla dominazione araba della Sicilia del IX secolo, quando
giunsero sull’isola, limone, cedro, mandarino e zucchero di canna; il
Cheesecake è considerato un dolce tipicamente newyorkese, ma risale all’antica
Grecia, somministrato come energetico agli atleti, delle prime Olimpiadi; il
Macaron venne inventato dal cuoco di Caterina De Medici e poi esportato in
Francia; la Millefoglie è di origine francese, e procurò un indigestione a
Napoleone Bonaparte, che ne era ghiotto; il Pan di Spagna, non è spagnolo, ma
importato in quel paese da un cuoco genovese; la torta Pavlova, è il dolce
nazionale neozelandese, e immortala la leggiadria di una famosa danzatrice; la
torta Paradiso veniva preparata da una giovane sposa di Parona, per un frate
erborista, poco osservante; mentre la Zuppa inglese, nacque da una rielaborazione
del Trifle britannico, apprezzato alla corte d’Inghilterra, nei frequenti
viaggi degli Este e dei suoi diplomatici. Quanti di noi vorrebbero dominare
l’arte della pasticceria, e in pochi semplici gesti dare vita a una torta
meravigliosa ? Ebbene oggi si può, a patto di tornare sui banchi di scuola, grazie
al corso di pasticceria organizzato da Iscom formazione – Modena con Gusto, che inizierà tra poche
settimane, con il docente Valter Tagliazucchi al secolo il Giamberlano. Il pasticcere
pluripremiato di Pavullo nel Frignano, famoso per il suo panettone con lievito
madre, nel suo palmares, annovera numerosi premi internazionali di alta
pasticceria e cioccolateria, a Berlino, Rimini, Barcellona e a Vienna, nel
prestigioso Grand Prix di Pasticceria, un trofeo che vale doppio, conseguito
nella città dove nel 1832 nacque la mitica Sacher. L’arte pasticcera approfondita,
spiegata, raccontata, svelata, in 80 ore di intensa attività didattica, una
palestra gastronomica fatta di teoria ma anche di tanta pratica, per portare
gli allievi prescelti a padroneggiare una disciplina antica che affonda la sua
genesi fino all’opulenta corte medicea. Immancabile al termine del corso, ai
provetti pasticceri, la consegna dell’ attestato di frequenza, le utili dispense,
un grembiule professionale e una bandana, per camminare di li a poco, con le
proprie gambe e cimentarsi tra le mura domestiche o nell’esercizio di una
professione tra le più richieste.
Pubblicato su QN Resto del Carlino – marzo 2014