I piatti di Giovanni Cuocci
e i ragazzi della Lanterna al Refettorio Ambrosiano
e i ragazzi della Lanterna al Refettorio Ambrosiano
di Luca Bonacini
Il
Refettorio Ambrosiano di piazza Greco a Milano funziona. A distanza di due mesi
l’iniziativa concepita dalla Caritas Ambrosiana, dall’architetto Davide
Rampello e da Massimo Bottura, si sta rivelando davvero efficace, un
progetto totalmente volontaristico che guarda agli ultimi e dimostra che la
lotta allo spreco è possibile. Dopo l’esperienza del pranzo domenicale
preparato con le eccedenze alimentari di Expò, dagli chef dei capi di stato e
delle teste coronate del mondo, il Refettorio continua a mettere a tavola
centinaia di persone. In giugno e luglio sono state raccolte in sinergia con
Caritas Ambrosiana 6 tonnellate di cibo, utilizzando le eccedenze alimentari del
supermercato Coop all’interno di Expo, nel frattempo c’è stato un boom nelle
presenze, e dalle 50 persone in difficoltà che hanno cenato al Refettorio i
primi tempi si è già arrivati a 85, che ogni sera si siedono per rifocillarsi. «Una
banana troppo matura, un pomodoro non bello, una buccia di patata, un pane
secco possono diventare la cosa più straordinaria: è trasmissione di emozioni.
Qui si cucina con l’anima: cucinare è un gesto d’amore e questa cucina è la più
bella che io abbia visto nella mia vita», è il commento di Bottura, la cui supervisione è stata determinante nel creare le sinergie. Concreta ed
efficace la collaborazione con l’associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi (www.cheftochef.eu), di cui Massimo
Spigaroli è presidente e Massimo Bottura e Paolo Teverini sono vicepresidenti,
i 50 migliori chef della regione riuniti per favorire l’evoluzione della
gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale e internazionale,
insieme a trenta aziende e ai più importanti Consorzi dei prodotti tipici, la
quale ha messo a disposizione i suoi chef per alternarsi ai fornelli. Nei giorni scorsi è toccato allo chef Giovanni Cuocci, del Ristorante
La Lanterna di Diogene di Solara di Bomporto (Mo), cucinare al Refettorio: «Un
contesto significativo – racconta Giovanni Cuocci – dove non solo abbiamo
presentato il nostro menù del giorno ma anche i collaboratori della nostra
cucina che sono ragazzi affetti da varie disabilità dall’autismo alla sindrome
di down. Un’occasione di confronto di condivisione e di esperienze tra noi e
gli ospiti del Refettorio». Una testimonianza vera, di chi vive quotidianamente
l’esperienza della condivisione nella diversità, alla Lanterna di Diogene infatti,
i ragazzi disabili collaborano a tutte le attività produttive, ma anche in cucina
e in sala.
Refettorio Ambrosiano di piazza Greco a Milano funziona. A distanza di due mesi
l’iniziativa concepita dalla Caritas Ambrosiana, dall’architetto Davide
Rampello e da Massimo Bottura, si sta rivelando davvero efficace, un
progetto totalmente volontaristico che guarda agli ultimi e dimostra che la
lotta allo spreco è possibile. Dopo l’esperienza del pranzo domenicale
preparato con le eccedenze alimentari di Expò, dagli chef dei capi di stato e
delle teste coronate del mondo, il Refettorio continua a mettere a tavola
centinaia di persone. In giugno e luglio sono state raccolte in sinergia con
Caritas Ambrosiana 6 tonnellate di cibo, utilizzando le eccedenze alimentari del
supermercato Coop all’interno di Expo, nel frattempo c’è stato un boom nelle
presenze, e dalle 50 persone in difficoltà che hanno cenato al Refettorio i
primi tempi si è già arrivati a 85, che ogni sera si siedono per rifocillarsi. «Una
banana troppo matura, un pomodoro non bello, una buccia di patata, un pane
secco possono diventare la cosa più straordinaria: è trasmissione di emozioni.
Qui si cucina con l’anima: cucinare è un gesto d’amore e questa cucina è la più
bella che io abbia visto nella mia vita», è il commento di Bottura, la cui supervisione è stata determinante nel creare le sinergie. Concreta ed
efficace la collaborazione con l’associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi (www.cheftochef.eu), di cui Massimo
Spigaroli è presidente e Massimo Bottura e Paolo Teverini sono vicepresidenti,
i 50 migliori chef della regione riuniti per favorire l’evoluzione della
gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale e internazionale,
insieme a trenta aziende e ai più importanti Consorzi dei prodotti tipici, la
quale ha messo a disposizione i suoi chef per alternarsi ai fornelli. Nei giorni scorsi è toccato allo chef Giovanni Cuocci, del Ristorante
La Lanterna di Diogene di Solara di Bomporto (Mo), cucinare al Refettorio: «Un
contesto significativo – racconta Giovanni Cuocci – dove non solo abbiamo
presentato il nostro menù del giorno ma anche i collaboratori della nostra
cucina che sono ragazzi affetti da varie disabilità dall’autismo alla sindrome
di down. Un’occasione di confronto di condivisione e di esperienze tra noi e
gli ospiti del Refettorio». Una testimonianza vera, di chi vive quotidianamente
l’esperienza della condivisione nella diversità, alla Lanterna di Diogene infatti,
i ragazzi disabili collaborano a tutte le attività produttive, ma anche in cucina
e in sala.
Pubblicato su QN Resto del Carlino – agosto 2015