Nella quieta e defilata via Nicoli a Modena, le atmosfere mediterranee del Ristorantino di Giò, aperto nel 2015 da Giovanna Conza. Un sogno che si realizza, in un piccolo e accogliente locale, dalla concreta cucina di mare, tutta passione e voglia di dare il meglio di sé. Prima una solida gavetta, poi la gestione per quattordici anni del Dejà Vu Café, in via Panni, dove la spiccata passione di Giovanna per la cucina, non riesce a esprimersi come dovrebbe, fino a quando non si profila l’opportunità di aprire un ristorante tutto suo, dove poter dare gioia con la sua cucina, lasciandosi guidare dalla creatività. Una volta ceduto il bar, la figlia Morena, si prende un periodo di pausa, e va a Ibiza in un ristorante italiano di profilo alto, con trenta dipendenti, dove poter fare esperienza, nel frattempo Giovanna cerca e trova l’ambiente che sognava, rilevando un piccolo e semplice ristorante di pesce caratteristico napoletano, con menu a prezzo fisso, che verrà completamente ristrutturato, e gestito per un anno insieme all’altra figlia. Al suo ritorno Morena si innamora di quel piccolo e prezioso locale, che ricorda il mare, e non può fare a meno di unirsi alla mamma, mentre la sorella fa un passo indietro, e si aggiunge al team Alex Bocchimuzzo, uno chef giovane e creativo che viene dall’eccellente vivaio dell’Alberghiera Ial di Serramazzoni, guidata dal direttore Giuseppe Schipano, una vera e propria garanzia. L’ambiente accogliente e familiare mette a proprio agio e i prezzi sono corretti, la cucina segue le stagioni e il migliore pescato, con preparazioni tutte da scoprire in osservanza ai classici, talune volte con piacevoli riletture. Alla mattina si scelgono le materie prime più fresche, disponibili al mercato e si decide il menu del giorno, mantenendo i piatti storici più richiesti, che appagano vista e palato e dall’apertura accompagnano la proposta del locale, come il polpo con le patate, l’impepata di cozze, gli spaghetti con alici e tonno fresco, lo scoglio, i tagliolini al nero di seppia, senza dimenticare i sontuosi gamberoni croccanti, pastellati, fritti, ripieni di ricotta di Bufala, con tortino di verdure; e l’orata in crosta, anche nella variante con tortino di patate al tartufo. Una cantina ragionata offre etichette di pregio che arrivano da tutta la Penisola, con un occhio di riguardo alle bollicine e al territorio.
di Luca Bonacini
Pubblicato su Qn Resto del Carlino – maggio 2017