C’è profumo di Vinitaly nell’aria. Mentre non manca molto al più importante appuntamento del vino, (a Verona dal 9 al 12 aprile), si scaldano i motori con il 21° Concorso Internazionale del Packaging di Vinitaly. L’ormai tradizionale competizione veronese, che precede di poco Vinitaly, nella quale si decidono le etichette di vino innovative e meglio congegnate dell’anno, si è consumata con il consueto rigore, grazie a una commissione formata da esperti, presieduta da Gilda Bojardi, direttore della rivista Interni. Un vestito determinante l’etichetta, fondamentale nella fase dell’acquisto al pari della qualità del contenuto, che da sempre accompagna l’evolversi del vino e dell’uomo, e quindi talmente importante che l’organizzazione di Vinitaly ha voluto dedicarle da oltre vent’anni un apposito Premio. Il moderno packaging si sviluppa in campo alimentare sul finire del Diciottesimo secolo, in seguito ai mutamenti imposti dalla Rivoluzione Industriale, mentre le prime etichette di vino ci portano molto più lontano, addirittura all’Antico Egitto e alla tomba del faraone Tutaukhamon, nella quale venne rinvenuto qualcosa di molto simile a un etichetta odierna. Indicava l’anno di produzione, la provenienza, e il nome del produttore, proprio come oggi, ideata sagacemente per distinguere il vino contenuto nelle anfore sigillate con fango e argilla. Uno strumento indispensabile per sapere cosa bevi, che nel corso dei secoli ha acquistato sempre più importanza, diventando elemento imprescindibile del prodotto vino. Ed ecco i premiati della 21° edizione, indicati dopo la scrupolosa selezione della giuria: l’Etichetta dell’anno 2017, è il Vermentino “Giallo Paglia” 2015, Toscana Igt, della Arkiline di Colle di Val d’Elsa (SI); la Citri Vini di Ortona, in provincia di Chieti si aggiudica invece il Premio speciale Packaging 2017, mentre la Carlo Pellegrino & C. Di Marsala, in provincia di Trapani, conquista il Premio speciale Immagine Coordinata 2017. «Questa edizione del concorso – ha commentato la presidente di giuria Gilda Bojardi – è stata stimolante perché ha mostrato delle innovazioni nelle proposte. Pensando ai gusti estetici dei consumatori di fascia più giovane o al vino come oggetto di regalo, abbiamo chiesto a Veronafiere l’istituzione di un nuovo premio che, all’interno del Concorso Internazionale Packaging, dia coraggio e valorizzi chi prova a uscire dagli schemi». 192 i campioni iscritti al Concorso, distribuiti nelle 11 categorie previste dal regolamento e provenienti da Francia, Italia e Spagna. Di livello internazionale la giuria di esperti, che ha scelto i vincitori, presieduta da Gilda Bojardi e composta da Riccardo Facci (art-director), Giacomo Mojoli (designer), Elvilino Zangrandi (designer) e Annibale Toffolo (giornalista). L’evento è complementare alla guida “5 Star Wines The Book” che sarà realizzata, sempre da Veronafiere, dal 31 marzo al 2 aprile. La competizione, organizzata da Veronafiere-Vinitaly con l’obiettivo di mettere in luce il miglior abbigliaggio dei vini, dei distillati, dei liquori e degli oli extra vergine d’oliva (prendendo in considerazione bottiglia, chiusura, capsula, etichetta e collarino), ha premiato lo sforzo delle aziende che più investono risorse e creatività nel migliorare estetica ed immagine del proprio prodotto.
di Luca Bonacini