Se ne è parlato nel corso di una conferenza organizzata al Bicer Pin, il nuovo ristorante aperto nelle scorse settimane a Castelvetro (Mo), da Francesco, Laura e Sara. Informazioni e utili consigli, ma anche una degustazione ispirata alla dieta mediterranea tradizionale, curata dallo chef Francesco Rompianesi con piatti gustosi e leggeri. Ospite il Dott. Ferdinando A. Giannone biologo nutrizionista, ricercatore a contratto dell’Università di Bologna e “responsabile di Crunch, un servizio di nutrizione clinica all’avanguardia dell’Ospedale Sant’ Orsola, in collaborazione con Slow-Food, che ha rivoluzionato la gestione interna della cucina e delle mense, coinvolgendo i cuochi e alzando la qualità dei menù serviti ai pazienti, ai loro familiari e a tutto il personale. Tante troppe le insidie per la nostra salute che si nascondono sullo scaffale. Come proteggersi? Leggere attentamente le etichette, a dispetto delle dimensioni lillipuziane dei caratteri, dominare la fretta e l’acquisto impulsivo di cui siamo preda, e seguire alcune regole auree consigliate dal Dott. Giannone per acquistare bene: “occorre essere informati sul cibo che si acquista, – da dove arriva, chi lo ha coltivato, pescato o allevato, e in che modo, senza fidarsi troppo del packaging, del claim e della pubblicità. E’ importante sapere che gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente in base alla quantità presente. Diffidiamo di un prodotto con troppi ingredienti, evitiamo quelli che presentano ingredienti dei quali non conosciamo l’esistenza (grasso vegetale, tartrazina, E110), ingredienti poco comprensibili o poco specificati (emulsionanti, edulcoranti, aromi), quando cuciniamo a casa nostra li utilizziamo? Attenzione alla parola integrale, non sempre il prodotto contenuto lo è veramente, cracker o biscotti che stiamo acquistando potrebbero non essere così salutari come crediamo e contenere farina raffinata con l’aggiunta di crusca, quindi una farina ricostituita (ben diversa dalla farina di frumento integrale macinata a pietra). Non fidiamoci della scritta “senza zucchero”, delle diciture “solo zuccheri della frutta”, occhio anche a messaggi tipo diet o light, leggiamo bene ingredienti e tabelle nutrizionali alle voci grassi e zuccheri: meglio nell’incertezza scegliere un prodotto che ha lo zucchero, ma ne ha poco, gli zuccheri di per sé non sono tossici ma se consumati in eccessive quantità non fanno bene alla nostra salute”. E se dobbiamo scegliere una buona pasta? L’imperativo è che sia ottenuta con una buona semola di grano duro prodotta in Italia, rigorosamente trafilata al bronzo ed essiccata lentamente come tradizione vuole!
Pubblicato su QN Resto del Carlino – luglio 2016
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