“Ci vorranno i tagliatelli e i maccheroni ben perfetti per rendere Verdi di buon umore in mezzo al ghiaccio e alle pelliccerie…” scrive nel 1861 Giuseppina Strepponi moglie di Giuseppe Verdi, in previsione del viaggio a San Pietroburgo, dove rimarranno tre mesi. Andranno per partecipare a “La forza del destino” al Teatro imperiale, ricordando di portare con sè la ricca dispensa parmigiana, ma anche riso e formaggio, per preparare il risotto al Parmigiano e zafferano che era uno dei piatti preferiti dal compositore. “Il Verdi non è goloso ma raffinato, – scriverà nel 1889 Giuseppe Giacosa – la sua tavola è amichevole, magnifica e sapiente: la cucina di Sant’Agata meriterebbe l’onore delle scene, tanto è pittoresca nella sua grandezza e varia nel suo aspetto di officina d’alta alchimia pantagruelica…” Carteggi privati che ci restituiscono la centralità della tavola di Verdi, con cui riviviamo le suggestioni della sua Parma, già riconosciuta per la cucina e la gastronomia oltre un secolo e mezzo fa. Un viaggio senza tempo alla scoperta di questo straordinario territorio, fatto di bel canto, grandi capacità imprenditoriali, arte, cultura e naturalmente gastronomia, che si potrà riscoprire domenica 26 maggio, al Museo del Prosciutto di Langhirano (Parma), attraverso l’iniziativa “Il Cuoco e il Contadino… in tour”, promossa da Confagricoltura Parma insieme al Parma Quality Restaurants (l’associazione dei ristoratori di Parma). Un’occasione per immergersi nella tradizione culinaria parmigiana, tra colline e borghi caratteristici che sembrano disegnati, manieri turriti, vecchi caseifici, dimore storiche, dalla Bassa alla collina visitando i Musei del Cibo che punteggiano la provincia di Parma e diventano un’opportunità per conoscere il territorio: a Soragna c’è il Museo del Parmigiano Reggiano, a Collecchio il Museo della Pasta e il Museo del Pomodoro, a Sala Baganza il Museo del Vino, a Felino il Museo del Salame, a Langhirano il Museo del Prosciutto di Parma, a Polesine il Museo del Culatello e del Masalén, a Borgo Val di Taro e Albareto il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro. Visite che riportano indietro nel tempo e sono un’esperienza fuori dall’ordinario, come il Museo del Prosciutto, con il suo suggestivo percorso emozionale attraverso la storia, gli attrezzi e le lavorazioni di ieri e di oggi, le razze del maiale, la sapienza del norcino, i menu storici, il Consorzio. Luoghi da visitare magari in occasione dell’iniziativa “Il Cuoco e il Contadino… in tour”, un evento che pone l’accento sul rapporto che lega i piccoli agricoltori e produttori locali ai ristoratori del territorio, i quali si battono per la sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni tipiche. L’evento inizierà alle 15:30 con il laboratorio ludico didattico per bambini, organizzato dai Musei del Cibo, dal titolo “Bene come il sale”, animato da sagome, teatrino, esplorazioni scientifiche, con piccoli e divertenti esperimenti con il sale da cucina, scoprendone curiosità e usi. (Età consigliata 5-10 anni. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria tramite App Parma 2020_21). Nel frattempo, mentre i piccoli “scienziati” saranno concentrati sulla scoperta del sale, gli adulti potranno partecipare alla visita guidata gratuita al Museo. Alle 16 spazio alla tavola rotonda “Ti racconto il Prosciutto di Parma, una storia senza tempo”, moderata dal giornalista enogastronomico Luca Bonacini. A dialogare con lui, narrando il prosciutto secondo varie angolazioni, dagli aspetti più produttivi a quelli più storici e di legame con il territorio, per arrivare al ruolo della ristorazione nel valorizzare i prodotti tipici e all’impatto dei nuovi mezzi di comunicazione nel parlare di cucina, saranno: Matteo Cavalli del Consorzio Prosciutto di Parma; Nico Tamani, ristoratore PQR; Benedetto Colantuono, maestro di taglio; gli chef Martina Piccoli e Federico Vigilante, docenti di Cucina di ALMA – Scuola internazionale di Cucina Italiana; Valentina Vincetti, food blogger e conduttrice tv. Al termine del dibattito, il pubblico potrà assistere alla particolare arte del tagliare a mano il prosciutto, con Benedetto Colantuono che per l’occasione, alle 17, affetterà al coltello un Prosciutto di Parma, messo gentilmente a disposizione dal Consorzio. A seguire, alle 17.15 circa, i protagonisti saranno gli chef e la loro abilità nell’interpretare il prosciutto attraverso ricette creative e sfiziose, con tre diversi finger food realizzati nello show cooking che vedrà al lavoro: Nico Tamani del Ristorante Vecchia Fucina, Alessandro e Gabriela Bumbac dell’Osteria Masticabrodo e Giuseppe Gennari del Ristorante al Museo. Al loro fianco Rosalinda Cavalca dell’Associazione Italiana Sommelier che proporrà in abbinamento i vini di Monte delle Vigne.
Info: www.museidelcibo.it – www.parmaqualityrestaurants.it
I ristoratori di Parma e provincia, aderenti al ‘Consorzio Parma Quality Restaurants’:
Osteria dei Mascalzoni / Ristorante Inkiostro / Ristorante La Forchetta / Trattoria Il Cortile / Da Mat Bistrot / Ristorante Cocchi / Antica Hostaria Tre Ville / La Maison Du Gourmet / Trattoria Ai due Platani / Trattoria Antichi Sapori / Bistrot Il Cerchio / Ristorante I Du Matt (all’Antico Casale delle Vigne) / Trattoria-Osteria Masticabrodo / Vecchia Fucina / Osteria della Stazione di Felino / Ristorante Ca’Stellina / Osteria di fornio / Ristorante Unicorno / Ristorante Giorgione’s, Albergo della Roccia / Ristorante Da Rita / Vecchio Borgo / Ristorante Le Due Spade / Ristorante Al Vèdel / Trattoria Le Viole / La Porta a Viarolo / Osteria Antica Rocca / Ristorante Alle Roncole / Ristorante Romani / Ristorante Stendhal da Francesco / Trattoria del Cacciatore / Osteria Il Bersò / Km90 Risto Bottega Emiliana / Trattoria dai Sibani / Ristorante 12 Monaci / Ristorante Bistrò Il Labirinto / Antica Corte Pallavicina.
A cura di Rita Giani