Mettersi a tavola a Modena è una cosa seria e la scelta del ristorante ancora di più. Per tutto il 2023 la tavola ha sancito amicizie, confermato attese, suggellato ricorrenze, dodici mesi che ci hanno divertito, sfamato, premiato, stupito, facendoci riflettere. Grazie all’ampia e variegata ristorazione modenese non c’è che l’imbarazzo della scelta per vivere esperienze diversissime fra loro e prenderci un momento per noi. Sedersi a tavola è un’esperienza da vivere serenamente e se qualcosa dovesse andare storto, diamo un’altra possibilità al ristoratore, anche nella nostra professione non va sempre tutto come vorremmo. Ognuno ha i suoi piatti preferiti, ecco i nostri, quelli che ci hanno colpito di più nel corso del 2023, perché erano preparati con il cuore, come se fossero un dono esclusivo e hanno reso quell’esperienza speciale, insegne dove abbiamo percepito qualcosa in più e dove torneremo senz’altro. Ecco dunque il filetto alla Rossini con foie gras, tartufo e caviale, dell’Osteria Francescana. La Pasta all’uovo, con ragù di cinghiale e cioccolato fondente, de L’Erba del re. L’erbazzone scomposto dell’Antica Moka. Il goloso bruch di Casa Maria Luigia. Il gran bollito di Anna (Ponte Alto). L’Emilia Burger di Massimo Bottura, della Franceschetta. I tortellini in crema di Parmigiano Reggiano di Bianca Modenese del Tortellante, al Cavallino (Maranello). Le rosette al forno di Zemian. La pasta e fagioli dell’Osteria Santa Chiara. Le tagliatelle al ragù di Bollo (Panzano). I tortelloni maxi della Fontanina (Serramazzoni). La cotoletta alla petroniana, della Nunziadeina (Nonantola). Le crescentine cotte nel camino di Beneverchio (Pavullo). Il risotto dedicato al Kiwi della Lumira (Castelfranco). Il pasticcio di tortellini in crosta dolce, dell’Osteria della Cavazzona (Castelfranco). La super faraona arrosto di Entrà (Finale Emilia). La lasagnetta di zucca, soffritto, cavolo nero e Parmigiano di Ad Maiora. La millefoglie ai funghi porcini del Gabriella (Canevare). Buon 2024!

Di Luca Bonacini