Ogni giorno anziani e persone non più autosufficienti, ricevono un pasto a domicilio, consegnato dalla Croce Blu e da altre associazioni. Per 365 giorni all’anno, ogni giorno i volontari guidano nel traffico modenese per raggiungere chi ha perso l’autonomia o non riesce a cucinare, portando loro i pasti, grazie a un servizio coordinato dal Comune di Modena. Un’esperienza che arricchisce, ci confermano i volontari della Croce Blu: “Quando arriviamo ci chiamano per nome e ci invitano a entrare. Alcuni vorrebbero la pasta o le verdure, più o meno cotte e la frutta non è mai abbastanza matura, ma guai ad arrivare qualche minuto in ritardo”. Un servizio davvero prezioso, a cui alcuni anziani non potrebbero rinunciare, fatto di disposizioni ricevute dalla famiglia, per assecondare le esigenze di ognuno, rispettate rigorosamente: “qualcuno legge, altri guardano la televisione o fanno il sudoku, talvolta lasciamo il contenitore davanti alla porta o suoniamo al vicino che ritira lui se la persona è assente. Se l’anziano non sente bene suoniamo più volte, entriamo da un determinato cancello, prendiamola chiave da uno stipetto, appoggiamo il contenitore su una sedia e solo quella. Ci aspettano. E’ un appuntamento che scandisce il ritmo della giornata e qualcuno si preoccupa di rendere più agevole il nostro lavoro, con dei cartelli nei pressi dell’ingresso: ‘Croce Blu’ oppure ‘Pasti, appoggiare qui’, o ancora: ‘attenti al gradino’”. Ma tutto deve essere compiuto celermente, rispettando la tabella di marcia, perché il servizio raggiunga tutti nel più breve tempo possibile. Ricevere del cibo che è stato cucinato per noi è sempre piacevole, ma ancor di più lo è poter parlare con qualcuno, in particolare, se per tuttala giornata queste persone non vedranno nessuno. I volontari non sono solo importanti per la consegna dei pasti, rappresentano un presidio del territorio, per monitorare la persona che vive sola, allertando, qualora occorresse, un efficace sistema di pronto intervento.
di Luca Bonacini