Concluse le celebrazioni del 350° di Ludovico Antonio Muratori (Vignola 1672 – Modena 1750), che lo scorso 21 ottobre si sono aperte con un convegno e una mostra e sono proseguite con visite alla casa natale, trekking storici per scoprire i luoghi muratoriani, filmati che il Comune di Vignola ha realizzato sui lati inediti dell’intellettuale vignolese, ed eventi collaterali. Una figura granitica della letteratura ci conferma la Treccani: “Il Muratori, fu storico, letterato, ecclesiastico, orientando tutta la sua opera entro un’intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale raccolta Rerum italicarum scriptores (24 voll., 1723-38; 25º vol. di indici nel 1751) che, per la quantità delle fonti edite e per l’organicità del piano di pubblicazione, sono la prima grande raccolta di fonti medievali della storiografia moderna”. Tuttavia il padre della storiografia italiana, che fu prolifico di un enorme produzione letteraria relativa a molte tematiche, aveva anche un lato faceto e gioviale, a molti sconosciuto. Ce lo confermano alcuni ‘componimenti macaronici’ scritti in giovane età, che sono stati studiati dal grecista dell’Università di Parma Gabriele Burzacchini, come il Carmina Macaronica, un elogio alla farina, scritto dal Muratori nel 1690, dove scopriamo che molte delle specialità modenesi odierne, come la sfoglia, i gnocchi, i tortellini, le lasagne, le tagliatelle, le frittelle, il gnocco fritto, i borlenghi, si cucinavano già nel XV secolo. Ma anche l’alta pasticceria ha saputo dare il suo contributo al Muratori, con una torta che porta il suo nome. La creò nel 1930 Agenore Gollini, erede della ben nota dinastia che nel 1886 inventò la celeberrima ‘Barozzi’, nel centro storico di Vignola, sotto i portici di Piazza Garibaldi. “Una torta intitolata al Muratori che si caratterizza per una base di mandorla leggermente tostata e come la torta Barozzi è senza coloranti e conservanti, senza farina e quindi senza glutine, dal sapore mandorlato delicato e persistente” – conferma Benedetta Tiezzi, figlia di Franca Gollini. Una specialità entrata in produzione quasi cento anni fa, che ha bissato il successo della sorella ‘Barozzi’, talmente speciale che Lara Gilmore, moglie di Massimo Bottura, che ne è grande estimatrice ci ha dedicato una puntata di Kitchen Quarantine, durante il primo Lockdown, preparando nella sua cucina di casa, una particolare salsa da abbinare alla torta. Ideata da Alexa bottura, figlia del celebre chef modenese, Kitchen Quarantine è la web serie quotidiana che ha vinto un premio prestigioso, andata in onda su instagram durante la lunga quarantena, direttamente dalla cucina di casa Gilmore – Bottura.
Di Luca Bonacini
Pubblicato in versione ridotta su QN Resto del carlino – dicembre 2022