Nel 1988 il campionato di Formula Uno avrebbe potuto decisamente andare meglio per la Ferrari, mentre Michele Alboreto era pronto a lasciare per la Tyrrel, vigeva il dominio assoluto delle McLaren-Honda, con Prost caposquadra e Senna seconda guida, astro nascente dall’enorme potenziale. Assi pigliatutto con un motore che non ne voleva sapere di rompersi, che furono capaci di totalizzare 15 trionfi, lasciandone solo uno alla Ferrari. Tuttavia il 18 febbraio ci fu il novantesimo compleanno del Drake, a cui il genio di Maranello teneva particolarmente, sarebbe venuto a mancare solo sei mesi dopo. Convinti i vertici dell’azienda a smontare la linea produttiva dell’F40, riuscirà con la complicità dell’amico Beppe Neri e la supervisione del fido Franco Gozzi, a realizzare all’interno dell’azienda un memorabile pranzo per tutti i 1.740 collaboratori della Ferrari. Un gesto fortemente simbolico verso chi aveva collaborato al suo successo, ma non fu l’unico, in seguito si saprà di decine e decine di atti generosi che aveva compiuto verso le famiglie dei suoi dipendenti che si trovavano in difficoltà. Il rito del menu, a cui era affezionatissimo, non verrà meno neppure stavolta, insieme a Beppe Neri (mancato il 5 gennaio del 2015), a cui era legato da una lunga e profonda amicizia, penserà alla sequenza dei piatti, prevedendo per l’allestimento metri e metri di moquette rossa, cavallini neri e fiori gialli. Aperitivo formula 1, antipasto di prosciutto, salame, ciccioli, mortadella, cipolline della nonna e gnocco ingrassato; per proseguire con tortellini alla panna, lasagne alla Cardinale, zampone di Modena con fagiolino, nodino di vitello con purè e verdure al forno, per concludere con torta di compleanno e caffè, il tutto bagnato da Malvasia, Lambrusco Cà Berti, Riesling Spumante Martini e Nocino Il Mallo. Enzo Ferrari si spegnerà il 14 agosto, proprio nei giorni che odiava di più perché tutto si fermava ed era più solo, il mondo ne verrà a conoscenza il giorno dopo a esequie avvenute, come aveva voluto lui, ma la scuderia di Maranello saprà tributargli l’ultimo regalo, nel primo Gran Premio dopo la sua morte, le Rosse vinceranno a Monza, nell’unico successo stagionale, con una doppietta di Berger e Alboreto.
Di Luca Bonacini
Pubblicato su QN Resto del Carlino nel gennaio del 2022