La quinta edizione di iMeat, la fiera della carne, si svolgerà a Modena oggi e domani. Un territorio dove già nel 1500 veniva preparato dai ‘lardaroli’ e ‘salsicciai’ locali, il cotechino, citato ufficialmente in un documento del 1745, che ne indica il prezzo, e nel 1910, da Pellegrino Artusi che gli dedica una ricetta. Luogo identificato da sempre con le ancestrali lavorazioni della carne e dei salumi, scelto come sede della kermes dedicata al macellaio del futuro e alla sua attività al dettaglio, in un programma fitto di approfondimenti sull’universo carne, con la presenza di 132 espositori. Un appuntamento unico nel suo genere, fin dagli esordi supportato da Federcarni, che stimola il dialogo e il confronto con i protagonisti che compongono la filiera della carne, abbracciando dall’allevamento fino alla tavola, insieme alla compagine degli espositori costantemente in crescita, e ai visitatori che a pochi giorni dall’apertura superavano quota 2800, migliorando sensibilmente i numeri delle precedenti edizioni. “E’ un numero record – dice Luca Codato, organizzatore di iMEAT – che sta ad indicare il crescente interesse dei macellai italiani ad aggiornare e migliorare le proprie attività adeguandole alle esigenze di un consumo che è diventato sempre più consapevole ed informato. La fiera iMEAT, fin dalla sua nascita, promuove infatti un consumo responsabile della carne: mangiarne in modo equilibrato, privilegiando la qualità, riducendo gli sprechi.” Il nutrito palinsesto della due giorni sarà un interessante tavolo con tematiche legate al marketing, alla promozione di iniziative ed eventi collaterali alla professione, gli aperitivi e il pranzo in macelleria, le risto-macellerie, il catering, la collaborazione tra macellaio e ristoratore, le proposte di preparati innovativi, la tracciabilità, la sicurezza alimentare, che saranno affrontati nei convegni di Federcarni e nei corsi teorico-dimostrativi organizzati dalla stessa iMEAT. Mentre anche le esigenze quotidiane dei professionisti del settore macelleria al dettaglio saranno esplorate, con approfondimenti sulle materie prime, ingredienti, tecnologie, attrezzature, insaccati in genere, prodotti finiti, salse e conserve, pasta, vino. Ma non solo, sono attesi Edoardo Raspelli e Dario Bressanini, che in qualità di ospiti d’onore della kermes, contribuiranno alla buona riuscita della manifestazione. Raspelli, giornalista e critico gastronomico noto al grande pubblico come conduttore, insieme a Ellen Hidding, di Melaverde, sarà a iMEAT nella giornata di domenica ospite di Ecod (società organizzatrice della fiera) e di Federcarni. A lui il compito di raccontare il mondo della carne attraverso la lente del giornalista esperto conoscitore dell’universo alimentare, dal campo alla tavola. Dario Bressanini, docente di scienze chimiche ed ambientali nonchè scrittore, è stato invitato da Federcarni a presentare il volume “La scienza della carne. La chimica della bistecca e dell’arrosto”. Insomma due giorni di conoscenza e confronto per gli addetti ai lavori, che vogliono essere aggiornati e conoscere nuovi strumenti per migliorare il proprio posizionamento nel mercato del consumo. Mentre è già stata fissata la data della prossima edizione di iMEAT, che avrà luogo a marzo 2019, diventando così biennale.
by Redazione