Ai Portici da Iacobucci, l’alta cucina incontra LAUDEMIO®

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Per celebrare il miglior olio extra vergine di oliva toscano, nasce il Premio Laudemio®, un tour itinerante, ideato dall’omonimo Consorzio, attraverso otto cene in importanti ristoranti della Penisola. La nascita dell’olio rimane ancora un enigma impenetrabile, le prime tracce di coltivazioni di olive, ci conducono al Medioriente 6000 anni fa, quando era utilizzato come unguento per la pelle, e per uso medicinale, per poi diffondersi come alimento in tutto il bacino del Mediterraneo. Insostituibile compagno di viaggio dell’uomo, l’olivo ornerà le tombe dei faraoni egiziani, ed entrerà nella folta mitologia greca. Apollo verrà alla luce sotto a una pianta di olivo, e il figlio Aristeo, insegnerà agli uomini a frangere le olive per ricavarne l’olio. Un albero da sempre considerato sacro, i cui frutti saranno visti dagli Egizi come un dono degli dei, e che i Fenici chiameranno oro liquido. Un’ alimento e un condimento, che comincerà ad essere coltivato in Toscana intorno al VII secolo, e grazie alle sue caratteristiche entrerà nella nostra alimentazione per divenire dalla fine dell’800 in poi una risorsa esportata in tutto il mondo. Il Laudemio, che nel Medioevo, era la parte migliore del raccolto delle coltivazioni, riservata al proprietario terriero, è il nome che è stato scelto dal Consorzio.

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Laudemio è un Consorzio costituito nel 1986 per perseguire la qualità dell’olio con regole più restrittive della normativa vigente, nella fase di raccolta, frangitura, coltura e lavorazione delle olive. Ottimo da gustare in purezza, su una fetta di pane o per insaporire, con poche gocce, un piatto di verdure di stagione, diventa un pregiato ingrediente che può arricchire e valorizzare un piatto di alta cucina. Nasce così un concorso rivolto agli Chef, per veicolare l’olio extravergine d’oliva LAUDEMIO® nell’alta ristorazione, farlo conoscere e apprezzare, diffondendo la cultura del consumo consapevole basato sulla qualità e non sulla quantità. “Un progetto importante – spiega Diana Frescobaldi, Presidente del Consorzio – che nasce dalla volontà di trasmettere agli Chef i nostri valori per spiegare loro non solo la qualità dell’olio LAUDEMIO®, ma soprattutto COME noi arriviamo a questa qualità, quali sono le scelte che facciamo, dalla campagna all’imbottigliamento, sino alla conservazione. Nella creazione di un grande piatto l’ingrediente principale è la creatività dello chef, il suo genio, ma un grande piatto non può prescindere dalla qualità delle materie prime utilizzate.” A presiedere la giuria che muterà in ognuna delle otto tappe, Fausto Arrighi, critico gastronomico di lungo corso e Direttore della Guida Michelin per 35 anni (sino al 2012), che guiderà l’olio tour per tutta la Penisola in prestigiosi ristoranti italiani. Prima tappa Roma, il 25 gennaio al Ristorante Aroma guidato dallo Chef Giuseppe di Iorio; il 15 febbraio a Bologna con lo Chef Agostino Iacobucci, del Ristorante I Portici; il 1 marzo al Ristorante Ora d’Aria di Firenze, con lo Chef Marco Stabile. Il 14 marzo al Ristorante Magorabin dello Chef Marcello Trentini; il 28 marzo a Milano con lo Chef giapponese Nobuya Niimori del Ristorante Sushi B.

Di grande suggestione la tappa di Bologna del 15 febbraio, all’interno dello storico palazzo Maccaferri, in via Indipendenza, dove ha sede il Ristorante I Portici, una stella Michelin. La cucina mediterranea e creativa dello chef Agostino Iacobucci, ha interpretato l’olio Laudemio di tre fattorie toscane, in un percorso di quattro portate, mentre a parte, l’olio veniva fatto degustare in purezza con sette pani artigianali differenti.

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Menu

Mare… elisir di pomodoro ed intingolo di arancia

*con Laudemio Torre di Galatrona

Come uno spaghetto alle vongole,

*con Laudemio Fattoria di Maiano

Cento per cento Toscana – maialino cotto pil pil croccante,

cremoso di sedano rapa, cavolo nero e saba,

*con Laudemio Frescobaldi

 La bufala, peperoni e lamponi al Laudemio, e polvere di cappero

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