Debutto con il Bellavista Franciacorta Brut, alla stagione teatrale della Scala di Milano. L’apertura della stagione bagnata con un “vintage” millesimo Vendemmia 2010, rimarcando il forte legame che lega il grande teatro e la lirica alla casa spumantistica franciacortina fondata da Vittorio Moretti, oggi guidata dalla figlia Francesca. L’intera produzione del suo “vintage brut”, verrà infatti dedicata al famoso teatro, e alla Prima d’Opera che, dopo centocinquant’anni dalla sua ultima apparizione alla Scala, ha visto in scena “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi.
Il sigillo del Teatro, impreziosisce la bottiglia del Brut Vendemmia 2010 Teatro alla Scala, mente il packaging riporta all’armonia delle balconate, ridefinita attraverso i colori che illuminano il cuore antico di Milano.
Dichiara Francesca Moretti: “La musica, così come il vino, è un linguaggio internazionale che intesse dialoghi e costruisce amicizie. Quando, nel 2004, siamo stati scelti per celebrare con i nostri vini la tanto attesa apertura del Teatro alla Scala, abbiamo sentito su di noi la responsabilità e l’orgoglio di rappresentare l’Italia e i suoi valori più alti. Ci siamo sentiti onorati, ma anche ispirati da questa particolare arte che richiede tempo, dedizione e grandissimi sacrifici. E tutto ciò per un momento unico: la magia del palcoscenico, che possiede molte affinità con i nostri valori. Con il Teatro alla Scala brindiamo ogni giorno all’incanto di un’armonia tutta italiana”.
Mattia Vezzola, storico enologo di Bellavista ne sintetizza le caratteristiche organolettiche: ”è un millesimo con uve Chardonnay e Pinot nero di sole vigne di alta collina, esposte a sud/sud-est, con età media superiore ai 25 anni. Più del 30% dei vini fermenta e si eleva per oltre cinque anni in piccole botti di rovere bianco. Il profilo sensoriale è caratterizzato da nerbo sostenuto e stoffa setosa: energia che si sublima con il trascorrere del tempo. Il Vintage 2010 è per il 75% Chardonnay e per il 25% Pinot nero. Frutto di un’estrema selezione in pianta, e la cuvée si esprime con un raro connubio di esplosiva energia e cristallina purezza. Andamento climatico atipico: nevicate intense sino ad aprile, costante alternanza di freddo e caldo sino a metà luglio e, in questo stesso mese, il susseguirsi di tre improvvise grandinate. Un clima estremo, dunque, che ha compromesso in parte la produzione e imposto una radicale selezione in pianta. È seguito, nel mese di agosto, un riequilibrio vegetativo inaspettato, favorito da temperature notturne che si sono abbassate sino ai 12-13°C. L’attesa vendemmia, quella della perfetta maturazione, ha preso avvio il 26 di agosto e da questa straordinaria selezione di natura abbiamo raccolto grappoli integri e perfettamente maturi. Nel patrimonio gusto olfattivo di questo vino ritroviamo, con inalterato stupore, la sintesi espressiva di quest’ annata e della sua vendemmia. Note mature e di avvolgente dolcezza si energizzano con sfumature agrumate tipiche del Mediterraneo; la raffinata setosità non manca di spessore, il bellissimo volume non sovrasta la freschezza. È raro ottenere quest’armonia, ma l’esperienza ci ha insegnato che proprio dalle annate apparentemente più difficili possono scaturire equilibri inediti che riflettono in modo nuovo il carattere di un territorio e lo stile di Bellavista”. Inevitabile il brindisi sul palco insieme ai protagonisti per celebrare un sodalizio che ha avuto inizio nel 2004 e che, nel corso dei prossimi tre anni, vedrà ciascun Millesimato Brut, la cuvée che rappresenta la massima espressione del territorio, dell’annata e dello stile aziendale, raccontare, insieme alla vendemmia, le suggestioni, i colori e le storie di questo teatro, ambasciatore nel mondo della massima espressione musicale e artistica italiana.
di Rita Giani