PASSATELLI DA COMPETIZIONE alla Piazzetta del Gusto

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Passatelli che
passione
di Luca Bonacini


L’estimatore dei passatelli, ne è un
cultore assoluto. Per lui non esistono tortelli o ravioli, pasta corta o lunga,
tortellini o lasagne, e nulla lo entusiasma di più di un piatto di passatelli
in brodo o asciutti, ben preparati. “Si chiamano passatelli perché prendono la
forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto
appositamente…”
, afferma il gastronomo Pellegrino Artusi, annoverando il piatto
forse romagnolo, nel suo corposo compendio di cucina della fine dell’800.
Un piatto nato in brodo, ma che secondo molti da il meglio di sé, se preparato asciutto,
con ragù di cortile e tanto parmigiano. Chi ancora non lo conosce, e chi ne è
già fan, potrà trovare pane per i suoi denti al ristorante “La Piazzetta del
gusto”
, in centro storico a Nonantola (Mo) a pochi metri dalla Torre, detta dei
Modenesi. Già dall’insegna si intuisce che qui si fa sul serio, ma è scorrendo
il menu che ci si accorge di essere capitati davvero in un pericoloso tunnel
del gusto dove la parola d’ordine è passatelli, proposti ogni giorno in 100 e 1
variante
Il mercoledì poi, c’è la serata del passatello, con soli 25€ se ne possono
ordinare a profusione, senza limiti, divertendosi ad assaggiare a oltranza i
tantissimi e creativi condimenti diversi. Alla guida del locale non poteva
esserci che un romagnolo, “i Passatelli asciutti sono la nostra specialità e il
nostro orgoglio, e le ricette sono quelle della nonna”, afferma senza
incertezze Massimo, titolare del locale dal 2009, inizialmente con un socio, oggi
rimasto alla conduzione insieme alla moglie Tiziana. Un progetto iniziato
davanti alla saracinesca abbassata di quello che era un ristorante storico di
Nonantola, chiuso un paio di anni prima, e il civico 24 riprende vita, con una
connotazione ben definita, i passatelli e la cucina emiliano-romagnola. E
allora ecco la frittatina di passatelli, con mortadella, saba e timo; il tortino
di passatelli con porro, e rosmarino saltati; i passatelli con pancetta burro
fuso e formaggio di Fossa; con fagiolini e prosciutto di Modena croccante; con burro,
acciughe e profumo di tartufo; con radicchio, uva e aceto balsamico; ma ci sono
anche le quaglie ripiene di passatelli e salsiccia. E se non basta, a rimarcare
la vocazione di Massimo e Tiziana, ecco accanto alla trattoria un fornito
negozio di pasta fresca, nel quale si organizzano corsi per diventare sfogline/i
DOC.
Pubblicato su QN – Resto del Carlino 0ttobre 2015 

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