Brooklyn Club: sapori di mare e jazz

Commenti (0) Ristoranti

Jazz e crudo al Brooklyn (Mo) 
di Luca Bonacini

Nella
zona Tempio c’è vita. Il quartiere si evolve, intorno al Museo Ferrari a Modena, sorgono palazzi con attività commerciali e c’è
chi ristruttura o apre ex novo ristoranti e negozi, anche a ridosso del
cavalca-ferrovia. In via Mazzoni, ora c’è il Brooklyn, un ristorante considerato da molti il
paradiso dei “crudi”. Basta salire di un piano con un moderno ascensore, per
immergersi in un atmosfera newyorkese, di grande suggestione. Un locale con
ampia terrazza estiva, frutto della coraggiosa acquisizione avvenuta nel 2014
da parte di Soraya e Maurizio, animati dalla precisa volontà di creare un
luogo, con
cucina di mare e musica jazz, ispirato alla mitica Brasserie di Marta Pulini che
tanto successo ebbe negli anni ’80. Il bilancio, dopo un’ anno abbondante
dall’inaugurazione, è positivo, lo staff ha trovato l’affiatamento necessario, e
lo chef ventiquattrenne Thomas Barone, ha avuto modo di indicare una linea di
cucina coerente con le finalità del locale, grandi materie prime maneggiate con
rispetto e senza voler stupire a tutti i costi. 
“Il percorso formativo di
Thomas – afferma Maurizio Mura, titolare del locale – è avvenuto alla scuola
alberghiera di Serramazzoni, più volte migliore d’Europa, che gli ha dato le
basi, poi sono seguiti due anni al Four Season a Londra e due anni a Sidney in
Australia. Il pesce freschissimo, che connota la nostra cucina è di qualità
sopraffina e arriva tutti i giorni da Milano, proviene dalla Sardegna, dal Mediterraneo
o dall’Oceano secondo i casi, le moeche, il merluzzo nero dell’Alaska, il
Centroforo, il Dotto, il rombo chiodato, gli scampi, le ostriche, sono le
nostre materie prime”. La cantina offre una trentina di etichette di champagne,
e un’ampia scelta di etichette italiane ed estere dall’Italia e dal mondo,
compresi alcuni pluripremiati lambruschi metodo classico, che non temono la
concorrenza delle bollicine d’Oltralpe e per certi piatti sono un’ abbinamento ideale,
ma si può anche decidere di cenare abbinando i cocktail preparati dal barman.
Il locale ormai connotato per la musica jazz, ha ospitato nell’ultimo anno, star
internazionali del jazz di indiscusso valore, come il trombettista Jeremy
Pelt
,  il clarinettista Bennie Maupin, la
cantante Shawnn Monteiro, e il reverendo Lee Brown. Ogni venerdì e sabato c’è
il pianista con musica d’accompagnamento e periodicamente si organizzano rassegne
jazz con ospiti internazionali, e prossimamente con la modenese Lara Luppi

Pubblicato su QN Resto del Carlino – 2015

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *