A PAVULLO TUTTO IL
CIOCCOLATO DEL MONDO
CIOCCOLATO DEL MONDO
di Luca Bonacini
Cacao e cioccolato hanno accompagnato la
storia dell’uomo per quasi 4000 anni, una vicenda misteriosa e affascinante che
ci riporta al tempo dei Maya e degli Aztechi quando le fave di cacao erano addirittura
una moneta. Una risorsa che proviene dalle culture precolombiane dell’America
Latina, talmente prezioso da accompagnare
i defunti nell’aldilà. Importato in Spagna nel 1500 da Hernàn Cortés, ebbe un’accoglienza
controversa, essendo da alcuni considerato di origine divina, e da altri un
cibo diabolico. Ma furono le suore di Oaxaca (Messico), le prime a diffonderlo
come bevanda dolce al cioccolato tra i coloni aggiungendovi miele, cannella e
zucchero di canna, poi seguite dai monaci spagnoli nel 1590 che lo diffusero a
macchia d’olio nel mondo. Un privilegio riservato ai nobili delle corti europee,
che poi contagiò le classi più abbienti, arrivando in Italia nel 1606, e via
via in Germania dove si usava berlo prima di coricarsi, in Inghilterra dove
all’inizio venne definito come “stravagante”, e in Francia dove i pasticceri lo
mettono per primi nei biscotti e nei dolci, ma fu anche un farmaco, provvidenziale
rimedio contro la cattiva digestione, il raffreddore e la depressione. Rappresenta
un importante fonte di energia che compensa il vigore speso dall’organismo
durante gli sforzi fisici o mentali, e rappresenta un potente antistress, capace
di placare la fame nervosa e aiutare la concentrazione e la memoria. Ma dove
trovarne un’ampia scelta? Tra i più autorevoli esperti sull’argomento c’è Gabriele
Mezzaqui, proprietario di un noccioleto di 320 piante e presidente di Unica, Unione
Italiana Ciocccolatieri Artigiani, che di recente ha inaugurato Emozioni di
Cioccolato, un temporary shop a Pavullo (Mo) dove trovare una scelta ampia di cioccolato naturale, senza grassi idrogenati vegetali, declinato in tutte le
sue più ampie interpretazioni: praline classiche, cioccolatini creativi (come
quello al Parmigiano 30 mesi, all’aceto balsamico, ripieni al rum agricolo del
Perù, alla menta, al miele di castagno, al croccante, al lampone, al mojito,
alla rosa canina), ma anche sfiziosi grissini al cioccolato, golose torte di
cremino, salami di cioccolato, torroni, confetti e creme spalmabili da leccarsi
le dita. Un negozio che è solo la punta dell’iceberg di ciò
che viene preparato nel laboratorio artigianale di Montebonello (Mo) decisamente
all’insegna della qualità, dove Gabriele, insieme a moglie e figlia produce secondo
un’antica ricetta, il famoso croccante dell’antica tradizione montanara, che
caratterizza da secoli i matrimoni e gli eventi di questa parte della provincia modenese.
storia dell’uomo per quasi 4000 anni, una vicenda misteriosa e affascinante che
ci riporta al tempo dei Maya e degli Aztechi quando le fave di cacao erano addirittura
una moneta. Una risorsa che proviene dalle culture precolombiane dell’America
Latina, talmente prezioso da accompagnare
i defunti nell’aldilà. Importato in Spagna nel 1500 da Hernàn Cortés, ebbe un’accoglienza
controversa, essendo da alcuni considerato di origine divina, e da altri un
cibo diabolico. Ma furono le suore di Oaxaca (Messico), le prime a diffonderlo
come bevanda dolce al cioccolato tra i coloni aggiungendovi miele, cannella e
zucchero di canna, poi seguite dai monaci spagnoli nel 1590 che lo diffusero a
macchia d’olio nel mondo. Un privilegio riservato ai nobili delle corti europee,
che poi contagiò le classi più abbienti, arrivando in Italia nel 1606, e via
via in Germania dove si usava berlo prima di coricarsi, in Inghilterra dove
all’inizio venne definito come “stravagante”, e in Francia dove i pasticceri lo
mettono per primi nei biscotti e nei dolci, ma fu anche un farmaco, provvidenziale
rimedio contro la cattiva digestione, il raffreddore e la depressione. Rappresenta
un importante fonte di energia che compensa il vigore speso dall’organismo
durante gli sforzi fisici o mentali, e rappresenta un potente antistress, capace
di placare la fame nervosa e aiutare la concentrazione e la memoria. Ma dove
trovarne un’ampia scelta? Tra i più autorevoli esperti sull’argomento c’è Gabriele
Mezzaqui, proprietario di un noccioleto di 320 piante e presidente di Unica, Unione
Italiana Ciocccolatieri Artigiani, che di recente ha inaugurato Emozioni di
Cioccolato, un temporary shop a Pavullo (Mo) dove trovare una scelta ampia di cioccolato naturale, senza grassi idrogenati vegetali, declinato in tutte le
sue più ampie interpretazioni: praline classiche, cioccolatini creativi (come
quello al Parmigiano 30 mesi, all’aceto balsamico, ripieni al rum agricolo del
Perù, alla menta, al miele di castagno, al croccante, al lampone, al mojito,
alla rosa canina), ma anche sfiziosi grissini al cioccolato, golose torte di
cremino, salami di cioccolato, torroni, confetti e creme spalmabili da leccarsi
le dita. Un negozio che è solo la punta dell’iceberg di ciò
che viene preparato nel laboratorio artigianale di Montebonello (Mo) decisamente
all’insegna della qualità, dove Gabriele, insieme a moglie e figlia produce secondo
un’antica ricetta, il famoso croccante dell’antica tradizione montanara, che
caratterizza da secoli i matrimoni e gli eventi di questa parte della provincia modenese.
Pubblicato su QN Resto del Carlino novembre 2014