L’ERBA DEL RE di Luca Marchini, entra ne “Le Soste”

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L’ERBA
DEL RE di LUCA MARCHINI, ENTRA NE “LE SOSTE”
Il ristorante stellato modenese figura tra i nuovi ingressi di quest’anno nella prestigiosa associazione di ristoratori “LE SOSTE”, fondata da Gualtiero Marchesi
Anche l’Erba del
Re di Modena dello chef Luca Marchini, tra i nuovi associati ammessi dalla
scrupolosa commissione che presiede l’associazione di ristoratori “Le Soste”. I 9 nuovi membri faranno il loro ingresso
ufficiale, nel corso della serata di lunedì 10 febbraio 2014
, a Milano, durante
il congresso Identità Golose, a cui seguiranno, l’attesa presentazione della
guida “Le Soste” 2014, e la cena di gala presso Palazzo Parigi in Corso di
Porta Nuova a Milano. L’associazione fondata nel 1982  da Gualtiero
Marchesi
, Antonio Santini, Gaetano Martini, Rinaldo Krcvoj, Roberto Ferrari
ed Andrea Heelrgl, conferma il suo ruolo di ambasciatore nel rappresentare al
meglio l’eccellenza della cucina
italiana d’autore in Italia e all’estero
. Nel corso dell’Assemblea
(riservata agli associati) saranno presentati i nuovi ingressi 2014 dell’Associazione.
Ecco l’elenco in anteprima:
DEVERO
RISTORANTE
a Cavenago Brianza (Mb), chef Enrico
Bartolini;
LA
CIAU DEL TORNAVENTO
a Treiso (Cn), chef Maurilio Garola;
LA
TROTA DAL ’63
a Rivodutri (Ri), chef Sandro e
Maurizio Serva;
OLIVER
GLOWING ALDROVANDI VILLA BORGHESE
a Roma, chef Oliver Glowing;
PRI
LOJZETU
a Vipava (Slovenia), chef Tomaz
Kavcic;
L’ERBA
DEL RE
a Modena, chef Luca Marchini;
SEMIFREDDO
MULINAZZO
a Mosca, chef Antonino Graziano;
JOIA
a Milano, chef Pietro Leemann;
SEGRETO
RISTORANTE
a San Gallo (Svizzera), chef Martin
Benninger.
Il gruppo
“Le Soste” è nato nel 1982 in occasione del ritrovo a cena di alcuni
ristoratori di alta qualità amici tra loro. I fondatori, riuniti da Gualtiero Marchesi dell’omonimo
ristorante di Milano, oltre al padrone di casa furono Antonio Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio,
Roberto Ferrari de Al Bersagliere di
Goito, Gaetano Martini de Il Cigno
di Mantova, Andreas Hallrigh del
ristorante Andrea di Merano e Rinaldo
Krcivoj
dell’Antica Trattoria Boschetti di Tricesimo seguiti poi da Ezio Santini e da altri colleghi fino
ad arrivare con l’uscita della prima guida al numero di 18. Il modello cui si
ispiravano era rappresentato dalle grandi Associazioni gastronomiche Traditions
et Qualité e Relais Gourmands. L’idea di fondo di questo primo nucleo di
ristoratori era quella di incontrarsi
periodicamente per scambiarsi idee e progetti sul tema dell’alta cucina
italiana
. In questo modo, avrebbero potuto rendere noti ai loro clienti
quali fossero gli altri locali accomunati al loro dai medesimi ideali di
cultura gastronomica, convivialità, accoglienza, cortesia e raffinatezza,
elementi che essi considerano i cardini della loro professione.
Inizialmente, i Soci erano 18, tutti italiani.
Anno dopo anno, si è assistito ad un crescendo esponenziale di ristoranti, in
termini numerici ma anche di nuove aree geografiche, in Italia e all’estero. Quest’anno,
la rosa dei ristoranti “Le
Soste” conta 75 nomi
così distribuiti:
62 in Italia;
2 in Germania;
1 in Lussemburgo;
1 nel Principato di Monaco;
6 in Svizzera;
1 negli Stati Uniti.

Il simbolo
dell’Associazione è stato ideato da Emilio Tadini, pittore e scrittore, allora
Presidente dell’Accademia di Brera. Richiama nella sua essenzialità una freccia a forma di “S”,
simile all’insegna delle antiche stazioni di posta
. Fino al 1994,
l’Associazione “Le Soste” si è avvalsa della consulenza editoriale e
organizzativa di Antonio Piccinardi, allora direttore e curatore di numerose
riviste del settore enogastronomico e docente presso l’Associazione Italiana
Sommeliers. Nel 1994, il gruppo “Le Soste” si è costituito in
Associazione con atto notarile e il seguente oggetto sociale: “Le Soste è
un’Associazione di ristoratori che come scopo si prefigge la valorizzazione e la diffusione nel mondo della cultura
gastronomica italiana”
. L’anima de “Le Soste” e evidenziata
dalla Guida e dal sito. La Guida è pubblicata con cadenza biennale per offrire
a tutti i buongustai un prezioso vademecum dei migliori ristoranti di alta
cucina italiana.

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