IL CUBETTO DI
GHIACCIO INTELLIGENTE
GHIACCIO INTELLIGENTE
La
tecnologia entra nel bicchiere e ti avverte quando stai alzando il gomito
tecnologia entra nel bicchiere e ti avverte quando stai alzando il gomito
di Luca Bonacini
Quello che ieri era una novità assoluta, oggi è già ampiamente superato, ma questa ancora non l’avevamo sentita, e terrà sicuramente banco nei dibattiti sul bere consapevole. L’elettronica non ha frontiere, e mentre la
parola è già da tempo obsoleta, ogni giorno rimaniamo stupiti da quello che si
può fare con un chip. Anche questa volta è la nostra vita sociale a beneficiarne, se amiamo i cocktail in particolar modo. Tra non molto arriverà in Italia un microscopico congegno che consentirà al nostro barman di fiducia, di venirci in aiuto, mettendoci nel bicchiere un cubetto
di ghiaccio che contiene un chip che ci avviserà quando esageriamo con l’alcol. I
cubetti, soprannominati “cheers”, sono del tutto atossici e dotati di
trasmettitori a infrarossi e cambieranno colore dal verde al rosso, in relazione all’ alcol
ingerito, e se continuiamo a eccedere arriverà un sms a una persona di nostra
fiducia, perché possa se occorre, venirci a prendere. L’idea del cubetto anti sbornia è di uno studente dell’Institute of Technology Media Lab del Massachusetts.
parola è già da tempo obsoleta, ogni giorno rimaniamo stupiti da quello che si
può fare con un chip. Anche questa volta è la nostra vita sociale a beneficiarne, se amiamo i cocktail in particolar modo. Tra non molto arriverà in Italia un microscopico congegno che consentirà al nostro barman di fiducia, di venirci in aiuto, mettendoci nel bicchiere un cubetto
di ghiaccio che contiene un chip che ci avviserà quando esageriamo con l’alcol. I
cubetti, soprannominati “cheers”, sono del tutto atossici e dotati di
trasmettitori a infrarossi e cambieranno colore dal verde al rosso, in relazione all’ alcol
ingerito, e se continuiamo a eccedere arriverà un sms a una persona di nostra
fiducia, perché possa se occorre, venirci a prendere. L’idea del cubetto anti sbornia è di uno studente dell’Institute of Technology Media Lab del Massachusetts.
Approfondimenti al link :
http://bit.ly/1avIdnx