IL PANINO IN MOSTRA storia dello spuntino simbolo

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Il panino si mette
in mostra
A Milano una mostra sul re degli
street food

L’atteso rito del panino, intramontabile street
lunch
di sempre, si conferma tra le pause più amate, prima di riprendere il
lavoro, lo studio, la guida, è un breve impagabile momento che contribuisce al
buon umore, o viceversa se di pessima qualità, può rovinarci la
giornata. Un modo di sfamarsi  atavico
che si fa risalire ai primi pani azzimi cotti sulla pietra rovente, una lunga
storia fatta di mille variabili succulente nate ad ogni angolo del pianeta, a
seconda della reperibilità delle materie prime più gustose. Ogni paese ha il
suo panino: in Austria paese dei salsicciotti c’è il Bosna, molto simile a un
hot dog, con cipolla e mostarda; in Messico c’è il Cemita, una pagnotta rotonda
ricoperta di semi di sesamo originaria di Puebla, condita con avocado, formaggio
fuso e salsa piccante; in Francia, ci sono il Croque-monsieur un toast con
prosciutto e formaggio, ripassato in padella e il Croque Madame, stesso contenuto,
con un uovo fritto sopra; in Inghilterra e in Belgio, c’è il Chip Butty, un
sandwich di pane a fette ripieno di patatine fritte … e chi più ne ha ne metta. Per chi vuole saperne di
più, ma attenzione all’aquolina in bocca, inizia una mostra a Milano, che parla
di tutto il mondo del panino, un’iniziativa dell’Accademia del Panino Giusto
che nella sua sede, un nuovo spazio culturale della città, allestisce dal 13
novembre al 28 febbraio la rassegna ‘Tra
i due, miti e riti del panino’
.    
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