Food Blogger, fenomeno in crescita
Il primo nacque negli Stati Uniti. Diventerà un modo innovativo per fare informazione e commentare ciò che accade nel mondo dell’enologia e della ristorazione
di Valentina Casali
Chiara Maci, una delle più affermate food blogger |
Era il 1997 quando il primo food blog venne pubblicato in
America. Si chiamava Chowhound ed era una bacheca online
per scambiarsi consigli su dove mangiare a New York. Due anni più tardi apriva
i battenti il blog di David Lebovitz,
parigino trapiantato in California con un passato da pasticciere, che ha oggi
sei libri all’attivo e un sito seguitissimo. Data il 2001, come anno di inizio,
il blog di Julie Powell, noto grazie al film Julie/Julia (365 giorni e 539 ricette della mitica Julia Child),
che diventa un best-seller e un successo Hollywoodiano.
Oggi è quasi impossibile quantificare il numero di blog di
cucina presenti online – solo in Italia se ne contano decine di migliaia. Il
più seguito è Il Cavoletto di Bruxelles di Sigrid Verbert, belga trapiantata a Roma con una
laurea in lettere, un bachelor in filosofia e un master in comunicazione
enogastronomica. Nello stesso anno è nato il blog Un tocco di zenzero
della torinese Sandra Salerno, anche lei pioniera del settore e
oramai impegnata a tempo pieno nell’attività di foodreporter. Nel 2009 è
la volta di Sorelle in pentola di
Chiara Maci, volto fra i più noti grazie alle tante apparizioni tv che l’hanno
vista giudice nel programma Cuochi e
Fiamme, in onda su La7, e coach a The
Chef su La5. Al secondo posto nel ranking nazionale, Anice e Cannella,
seguito da Un dejeuner de soleil
e Il Pranzo di Babette. E
come non citare Giallo Zafferano di Giulia Scarpaleggia, nato nel 2006,
oggi diventato un vero e proprio sito e a sua volta piattaforma per ospitare
altri blog.
cucina presenti online – solo in Italia se ne contano decine di migliaia. Il
più seguito è Il Cavoletto di Bruxelles di Sigrid Verbert, belga trapiantata a Roma con una
laurea in lettere, un bachelor in filosofia e un master in comunicazione
enogastronomica. Nello stesso anno è nato il blog Un tocco di zenzero
della torinese Sandra Salerno, anche lei pioniera del settore e
oramai impegnata a tempo pieno nell’attività di foodreporter. Nel 2009 è
la volta di Sorelle in pentola di
Chiara Maci, volto fra i più noti grazie alle tante apparizioni tv che l’hanno
vista giudice nel programma Cuochi e
Fiamme, in onda su La7, e coach a The
Chef su La5. Al secondo posto nel ranking nazionale, Anice e Cannella,
seguito da Un dejeuner de soleil
e Il Pranzo di Babette. E
come non citare Giallo Zafferano di Giulia Scarpaleggia, nato nel 2006,
oggi diventato un vero e proprio sito e a sua volta piattaforma per ospitare
altri blog.
Dopo il cibo, ecco che anche il vino giunge a farla da
protagonista in rete. Negli ultimi tempi “l’industria del vino” si è via via
accorta dell’importanza di questi wine writer digitali. All’inizio – in Italia
correva l’anno 2004 – si trattava per lo più di appassionati con derive geek,
ma con il tempo e con il diffondersi di piattaforme di publishing sempre più semplici
da usare il fenomeno si è allargato enormemente. Il blog Wine News, on line dal 2000, è in testa a tutti con 35.000 utenti
registrati e 300.000 visitatori unici al mese. Segue DiVini, affiliato al Corriere della Sera, di Luciano Ferraro, che
da quest’anno firma Vignaioli e Vini
d’Italia, un lavoro a quattro mani con il sommelier Luca Gardini. Poi è la
volta di Percorsi di vino, il wine
blog di Andrea Petrini, e di Vino al vino
di Franco Ziliani, giornalista ed enologo classe 1956. Non possiamo qui presentarli tutti ma vi basti sapere che il
settore è decisamente in ascesa come dimostra il fatto che continuino a nascere
nuovi blog ogni giorno. Quei primi pionieri in molti casi si sono specializzati
sempre più e oggi sono seguiti da un folto pubblico di lettori. La qualità
media dei contenuti è cresciuta enormemente e spesso può essere paragonata a
quella delle tante pubblicazioni esistenti a pagamento. Una risorsa dunque,
capace di mettere in comunicazione i produttori con i destinatari del loro
lavoro.
protagonista in rete. Negli ultimi tempi “l’industria del vino” si è via via
accorta dell’importanza di questi wine writer digitali. All’inizio – in Italia
correva l’anno 2004 – si trattava per lo più di appassionati con derive geek,
ma con il tempo e con il diffondersi di piattaforme di publishing sempre più semplici
da usare il fenomeno si è allargato enormemente. Il blog Wine News, on line dal 2000, è in testa a tutti con 35.000 utenti
registrati e 300.000 visitatori unici al mese. Segue DiVini, affiliato al Corriere della Sera, di Luciano Ferraro, che
da quest’anno firma Vignaioli e Vini
d’Italia, un lavoro a quattro mani con il sommelier Luca Gardini. Poi è la
volta di Percorsi di vino, il wine
blog di Andrea Petrini, e di Vino al vino
di Franco Ziliani, giornalista ed enologo classe 1956. Non possiamo qui presentarli tutti ma vi basti sapere che il
settore è decisamente in ascesa come dimostra il fatto che continuino a nascere
nuovi blog ogni giorno. Quei primi pionieri in molti casi si sono specializzati
sempre più e oggi sono seguiti da un folto pubblico di lettori. La qualità
media dei contenuti è cresciuta enormemente e spesso può essere paragonata a
quella delle tante pubblicazioni esistenti a pagamento. Una risorsa dunque,
capace di mettere in comunicazione i produttori con i destinatari del loro
lavoro.