Vinta la Battaglia
del Gallo
il Consorzio del Chianti porta a casa un importante
risultato internazionale
risultato internazionale
Unitamente ad una ritrovata consapevolezza
della qualità della nostra cucina ed eno gastronomia, si stanno sempre più
affermando i nostri produttori di vino all’estero sbaragliando i concorsi e
le aste più esclusive, mentre i nostri chef, sono chiamati sovente nei consessi
internazionali, a parlare di tecnica e di tradizione, con il risultato di
infiammare le platee, raccogliendo i più ampi consensi. Ma non basta, cominciamo
a vincere anche importanti battaglie legali, che ci accreditano nel panorama
internazionale, e ci fanno sentire, non neghiamolo un pochino orgogliosi. Ecco
allora che la notizia della vittoria di una disputa giuridica che contrapponeva
da oltre cinque anni il Consorzio del Chianti Gallo Nero alla Federazione
francese di Rugby, non può che fare piacere. Un riconoscimento, che arriva
dall’ufficio Marchi della Comunità Europea, a tutela di un marchio storico, che
dal 1967 protegge egregiamente l’immagine e i produttori del Consorzio del
Chianti, spendendo ogni anno oltre 200 mila euro.
della qualità della nostra cucina ed eno gastronomia, si stanno sempre più
affermando i nostri produttori di vino all’estero sbaragliando i concorsi e
le aste più esclusive, mentre i nostri chef, sono chiamati sovente nei consessi
internazionali, a parlare di tecnica e di tradizione, con il risultato di
infiammare le platee, raccogliendo i più ampi consensi. Ma non basta, cominciamo
a vincere anche importanti battaglie legali, che ci accreditano nel panorama
internazionale, e ci fanno sentire, non neghiamolo un pochino orgogliosi. Ecco
allora che la notizia della vittoria di una disputa giuridica che contrapponeva
da oltre cinque anni il Consorzio del Chianti Gallo Nero alla Federazione
francese di Rugby, non può che fare piacere. Un riconoscimento, che arriva
dall’ufficio Marchi della Comunità Europea, a tutela di un marchio storico, che
dal 1967 protegge egregiamente l’immagine e i produttori del Consorzio del
Chianti, spendendo ogni anno oltre 200 mila euro.
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