Martini Cocktail
con “il Mancino”, vermouth di eccellenza italiano
con “il Mancino”, vermouth di eccellenza italiano
Giancarlo Mancino ha reinventato il
vermouth. O, meglio, ha iniziato a farlo come
si faceva un secolo addietro, cercando erbe da raccogliere secondo il
calendario prescritto in tempi lontani. Sembra l’erbuario don Pietrino del
Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ha esclamato Luciano Ferraro,
ricostruendo l’elenco delle erbe utilizzate per dare consistenza, insieme al
Trebbiano di Romagna, a 40 mila bottiglie suddivise tra secco (con 19 tipi di
piante), bianco ambrato (38) e rosso amaranto (39). La produzione è in un’azienda familiare di Canelli, la prima
distribuzione in Oriente, Hong Kong, Cina mentre l’etichetta raffigura la
piazza di Pignola in Basilicata dove è nato Giancarlo Mancino. Molti sono
pronti a scommettere che il Mancino Vermouth diventerà l’ingrediente necessario
per un ottimo cocktail da intenditori
con accenni di gastrofighettismo. Noi, per dare un’immediata applicazione,
vi suggeriamo di assaggiarlo nel Martini Cocktail di Matteo Zed al Settembrini
Cafè di Roma dove è appena iniziata la festa dei 10 anni. O potete provare a
seguire le sue istruzioni e realizzare il classico dei classici a casa vostra.
vermouth. O, meglio, ha iniziato a farlo come
si faceva un secolo addietro, cercando erbe da raccogliere secondo il
calendario prescritto in tempi lontani. Sembra l’erbuario don Pietrino del
Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ha esclamato Luciano Ferraro,
ricostruendo l’elenco delle erbe utilizzate per dare consistenza, insieme al
Trebbiano di Romagna, a 40 mila bottiglie suddivise tra secco (con 19 tipi di
piante), bianco ambrato (38) e rosso amaranto (39). La produzione è in un’azienda familiare di Canelli, la prima
distribuzione in Oriente, Hong Kong, Cina mentre l’etichetta raffigura la
piazza di Pignola in Basilicata dove è nato Giancarlo Mancino. Molti sono
pronti a scommettere che il Mancino Vermouth diventerà l’ingrediente necessario
per un ottimo cocktail da intenditori
con accenni di gastrofighettismo. Noi, per dare un’immediata applicazione,
vi suggeriamo di assaggiarlo nel Martini Cocktail di Matteo Zed al Settembrini
Cafè di Roma dove è appena iniziata la festa dei 10 anni. O potete provare a
seguire le sue istruzioni e realizzare il classico dei classici a casa vostra.
MARTINI COCKTAIL
Ingredienti
90
ml. di “Martin Miller’s Gin”
ml. di “Martin Miller’s Gin”
Mancino
Vermouth secco
Vermouth secco
Buccia
di limone
di limone
Procedimento
Freddare la doppia coppa martini;
vaporizzare all’interno del mixing glass 4 spruzzate di vermouth per dare aroma
al “Martin Miller’s Gin”. Liberare all’interno del mixing glass gli oli
essenziali della buccia di limone che andrà poi “dimenticata” nel mixing glass;
Miscelare con il cucchiaino e versare nella coppa già freddata; profumare con
buccia di limone bordo e gambo del bicchiere. Servire con olive, solo se
espressamente richieste.
vaporizzare all’interno del mixing glass 4 spruzzate di vermouth per dare aroma
al “Martin Miller’s Gin”. Liberare all’interno del mixing glass gli oli
essenziali della buccia di limone che andrà poi “dimenticata” nel mixing glass;
Miscelare con il cucchiaino e versare nella coppa già freddata; profumare con
buccia di limone bordo e gambo del bicchiere. Servire con olive, solo se
espressamente richieste.
Crediti | Link : Scatti di Gusto