IL RADICE di Paltrinieri si degusta stasera al Caffè Ristretto (Mo)

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IL RADICE di
Paltrinieri senza il sughero
Si concede in degustazione nella versione magnum, a una platea di fedeli estimatori, nel
cuore di Modena, al Caffè Ristretto di Vicolo Coccapani.

di Luca Bonacini


Parliamoci chiaro, quando si parla di lambrusco i
palati più fini non possono prescindere dal pensare a tre o quattro grandi nomi.
Ti vengono in mente perché li hai assaggiati in un particolare momento della
tua vita, accanto alla donna che ami, durante una bisboccia memorabile, in una
degustazione particolarmente emozionante, o semplicemente perché erano
veramente buoni, e quando un vino è buono non te lo dimentichi. Certo ogni
annata è un mondo a sé e sono tante le variabili che incidono sulla buona
riuscita della vendemmia, inevitabile che ognuno di noi formuli la sua
personale classifica, che si rinnova di anno in anno. Tra i lambruschi “del mio privilegio”, per usare una
perla del grande Gino Veronelli, c’è il Radice di Alberto e Barbara
Paltrinieri, interpreti assoluti a mio parere, del più sincero Sorbara, a cui non
manca nessuna delle caratteristiche che hanno reso questa bollicina celebre del
mondo, un nettare che rinfranca e da gioia, capace di sfidare i più inaspettati
abbinamenti, e i cibi più grassi. C’è tutta la freschezza della frutta rossa,
le note intense e fini di violetta e frutti di bosco, quell’inconfondibile,
seducente ed elevata acidità, cosi cara agli amanti del Sorbara in purezza, un
vino cresciuto nella zona del Cristo, presso la cantina Paltrinieri, dove avviene
la raccolta, la vinificazione, la macerazione a contatto con le bucce per 2
giorni, la fermentazione alcolica, e infine la rifermentazione in bottiglia, che
consentirà di ottenere il migliore Sorbara. E se a qualcuno è venuta sete,
potrà assaggiare il RADICE 2012 nella nuova edizione magnum con tappo a corona,
lunedi 30 settembre dalle ore 19. Una nuova veste in cui il Sorbara
“rifermentato in bottiglia” dei Paltrinieri, sembra tornare alle sue radici di
tradizione domestica. Il tappo a corona non è casuale ne una scelta di moda, al
contrario nasce da una attenta riflessione tra enologo e produttore; perché
questo tappo, a differenza di quello in sughero, non aggiunge o sottrae nulla
al vino lasciandolo nella condizione ottimale di maturare senza interferenze.
Lunedì 30 settembre
dalle 19
presso il RISTRETTO
in vicolo Coccapani 5 a Modena
Alberto e Barbara
Paltrinieri
Soc. Agr.
Paltrinieri Gianfranco s.s.
Via Cristo, 49 – 41030
Sorbara (MO)
Tel. e fax.
059/902047

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