ALTA CUCINA MODENESE e GRANDI LAMBRUSCHI
VENERDI 30 AGOSTO dalle ore 20, la cucina di Federico Preti, dell’Osteria La Verna a Casola di
Montefiorino (Mo), incontra i vini dell’Azienda Agricola Villa di Corlo
Montefiorino (Mo), incontra i vini dell’Azienda Agricola Villa di Corlo
Un’anno
magico quello dell’Azienda Agricola Villa di Corlo, con una pioggia di meritati
riconoscimenti dalle guide più accreditate italiane e straniere, due rossi fermi importanti, un metodo classico, un rosè brut e quattro lambruschi, per
accontentare i palati più snob, tutto frutto della determinazione di Antonia
Munari Giacobazzi, la Signora del Lambrusco, come qualcuno l’ha definita, che
alcuni anni fa ha creato dal nulla quello che ora rappresenta un gioiello
vitivinicolo, un’azienda pluripremiata, entrata di diritto nei ristoranti più
blasonati, e nelle cantine dei gourmet più diffidenti. Saranno i vini di Villa
di Corlo a incontrare la cucina di un giovane e creativo chef dal curriculum di
prim’ordine.
magico quello dell’Azienda Agricola Villa di Corlo, con una pioggia di meritati
riconoscimenti dalle guide più accreditate italiane e straniere, due rossi fermi importanti, un metodo classico, un rosè brut e quattro lambruschi, per
accontentare i palati più snob, tutto frutto della determinazione di Antonia
Munari Giacobazzi, la Signora del Lambrusco, come qualcuno l’ha definita, che
alcuni anni fa ha creato dal nulla quello che ora rappresenta un gioiello
vitivinicolo, un’azienda pluripremiata, entrata di diritto nei ristoranti più
blasonati, e nelle cantine dei gourmet più diffidenti. Saranno i vini di Villa
di Corlo a incontrare la cucina di un giovane e creativo chef dal curriculum di
prim’ordine.
Selezionate materie prime e ricette della tradizione reinterpretate
in un percorso sensoriale di rara intensità, curato dall’abilità dello chef Federico
Preti, che porta con orgoglio il cognome dell’enogastronomo e poeta dialettale
modenese Ugo Preti, a cui si deve un’ampia ed esaustiva produzione editoriale
sui cibi modenesi tradizionali, una vera e propria Bibbia del gourmet, scritta
a quattro mani insieme al giornalista Sandro Bellei. Sei anni presso l’Enoteca
Pinchiorri, tre stelle Michelin, di Firenze; esperienze a Le Gavroche a Londra,
da Michel Roux; all’alberghiera di Serra da Giuseppe Schipano, ad Alma da
Gualtiero Marchesi, e in altri locali primari europei hanno affinato le
capacità di Federico, prima che decidesse di tornare nel modenese terra dei
suoi avi, e aprire l’Osteria la Verna a Casola, una frazione di Montefiorino.
in un percorso sensoriale di rara intensità, curato dall’abilità dello chef Federico
Preti, che porta con orgoglio il cognome dell’enogastronomo e poeta dialettale
modenese Ugo Preti, a cui si deve un’ampia ed esaustiva produzione editoriale
sui cibi modenesi tradizionali, una vera e propria Bibbia del gourmet, scritta
a quattro mani insieme al giornalista Sandro Bellei. Sei anni presso l’Enoteca
Pinchiorri, tre stelle Michelin, di Firenze; esperienze a Le Gavroche a Londra,
da Michel Roux; all’alberghiera di Serra da Giuseppe Schipano, ad Alma da
Gualtiero Marchesi, e in altri locali primari europei hanno affinato le
capacità di Federico, prima che decidesse di tornare nel modenese terra dei
suoi avi, e aprire l’Osteria la Verna a Casola, una frazione di Montefiorino.
Luoghi
di inconsueta bellezza dove l’aria è frizzante e si viene a ritemprarsi dalle
fatiche della città, dove si sono consumati capitoli epici della storia
partigiana modenese, che ora rivivono dall’alto di una rupe eccezionalmente
panoramica, nel Castello di Montefiorino sapientemente restaurato. Luoghi
incastonati su erti pendii e secolari arterie che portano in Toscana, un tempo
battute da viandanti e pellegrini diretti nella Città Santa, terre di gente indomita che seppe affrancarsi dal feudalesimo in un impeto di furore popolare e cacciare i Montecuccoli, dando l’assalto alla Rocca. Ieri
centenari castagneti fornivano la quotidiana materia prima di una cucina povera
e fiera, che andrebbe riscoperta, mentre oggi è il tartufo l’ingrediente
principe di chef e ristoratori per richiamare migliaia di visitatori a
Montefiorino, eletta indiscussa capitale del prezioso tubero e cucinare
profumati risotti, gustose tagliatelle e saporite pietanze. Una cucina di pianura e di montagna che Federico reinterpreta con estro nella sua Osteria, osservando un profondo rispetto per la tradizione, senza stravolgere, ma concedendosi guizzi di stupefacente creatività, che hanno già fruttato lusinghieri apprezzamenti nella Guida dell’Espresso. Un indirizzo sicuro annotato ormai nelle agende dei globetrotter più golosi.
di inconsueta bellezza dove l’aria è frizzante e si viene a ritemprarsi dalle
fatiche della città, dove si sono consumati capitoli epici della storia
partigiana modenese, che ora rivivono dall’alto di una rupe eccezionalmente
panoramica, nel Castello di Montefiorino sapientemente restaurato. Luoghi
incastonati su erti pendii e secolari arterie che portano in Toscana, un tempo
battute da viandanti e pellegrini diretti nella Città Santa, terre di gente indomita che seppe affrancarsi dal feudalesimo in un impeto di furore popolare e cacciare i Montecuccoli, dando l’assalto alla Rocca. Ieri
centenari castagneti fornivano la quotidiana materia prima di una cucina povera
e fiera, che andrebbe riscoperta, mentre oggi è il tartufo l’ingrediente
principe di chef e ristoratori per richiamare migliaia di visitatori a
Montefiorino, eletta indiscussa capitale del prezioso tubero e cucinare
profumati risotti, gustose tagliatelle e saporite pietanze. Una cucina di pianura e di montagna che Federico reinterpreta con estro nella sua Osteria, osservando un profondo rispetto per la tradizione, senza stravolgere, ma concedendosi guizzi di stupefacente creatività, che hanno già fruttato lusinghieri apprezzamenti nella Guida dell’Espresso. Un indirizzo sicuro annotato ormai nelle agende dei globetrotter più golosi.
Menù della serata
Buffet di benvenuto
e
FRAELI
Spumante
Chardonnay Metodo classico
Chardonnay Metodo classico
Chelzagat “ Polentine rifatte “ con
borlotti su stracchino cremoso e salsiccia sgranata
borlotti su stracchino cremoso e salsiccia sgranata
e
PRIMEVO
Lambrusco
di Sorbara
di Sorbara
Risotto alle fragole con condimento
balsamico Caratello
balsamico Caratello
e
VILLA DI CORLO
Lambrusco
Grasparossa Secco
Grasparossa Secco
Insalata di coniglio tiepida,
misticanza e crema di carote e rosmarino
misticanza e crema di carote e rosmarino
e
CORLETO
Lambrusco
Grasparossa di Castelvetro Doc
Grasparossa di Castelvetro Doc
Bensone
e
VILLA DI CORLO
Lambrusco Grasparossa Amabile
Percorso di cioccolato
Caffè
Grappa di lambrusco Grasparossa
Riserva
Riserva