ITALIANI & GALATEO ALL’ESTERO : COSA non FARE

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Galateo per viaggiatori 
Come
comportarsi a tavola all’estero? E se si è ospiti a casa? La mancia può
diventare un insulto? Ecco le risposte meta per meta (per le 10 più visitate
dell’estate)
di Margo Schachter
Passare
per cafoni, per scrocconi, per tirchi o ancora peggio risultare offensivi: probabilmente ci è già capitato ma non ce ne
siamo nemmeno accorti. È più facile di quanto si creda infatti quando si
viaggia all’estero, persino in paesi vicini. Le “buone maniere” non sono solo una questione di formalismi per
apparire, ma per essere bene educati e a sentirsi a proprio agio in ogni
occasione, soprattutto dove le consuetudini nostrane spesso non valgono e
possono essere del tutto equivocate. Come la
mancia, l’arrivare in ritardo o il lasciare sempre qualche avanzo nel piatto
….
Grecia,
Spagna, Turchia, Brasile, Asia o Australia, ecco il giro del mondo
dell’etiquette a tavola realizzato spulciando
guide di viaggio e di bon ton – da leggere prima della partenza.
GRECIA
Proporre
un brindisi a tavola, se si è ospiti ad una cena, è un gesto di rispetto. Si
può fare per primi, in questo caso il padrone di casa ricambierà a fine serata,
viceversa se è lui a proporre il primo brindisi non ci si dovrà dimenticare di
replicare. Durante la cena, accettare o chiedere il bis è come in molti paesi
mediterranei sinonimo di aver gradito e un ottimo complimento al cuoco, mentre lasciare qualcosa nel piatto è considerato
scortese
: meglio finire tutto.
AUSTRALIA
In
Australia molte regole della nostra informalità sono la norma, e possono
lasciare spiazzati. Se si viene inviati per un “barbie” si intende un barbecue ma ciò non significa che si è
invitati a mangiare. Portare le proprie
bevande e il proprio cibo è la prassi
, arrivare comunque con del cibo da
condividere con gli altri ospiti, assolutamente doveroso e ciò non solo in
occasioni fra famigliari e amici fraterni. Se si viene inviati ad un “afternoon
tea” ci si può presentare fra le 18 e le 20 per quello che sarà un pasto vero e
proprio. La cena, più leggera e composta anche solo da un caffè con una fetta
di dolce, viene servita a tarda sera. Se si esce al pub con gli amici si tende
ad offrire un “giro” per uno, pagando per tutti. Ordinare da soli è poco elegante.
SPAGNA
Le
abitudini alimentari degli spagnoli prevedono il pranzo non prima delle h 14-15
e la cena non prima delle 21-22
molti ristoranti aprono letteralmente alle 23. Se si è invitati a casa di
qualcuno meglio sincerarsi, perché presentarsi a casa di qualcuno alle 20.30,
con una o due ore di anticipo, sarebbe quantomeno bizzarro. I brindisi a tavola
sono frequenti, proposti indistintamente dall’ospite o dal padrone di casa, che
ricambia la cortesia prima della fine della cena. La mancia non è utilizzata ma
contare i centesimi del resto fino all’ultimo non è particolarmente elegante,
meglio fare cifra tonda o lasciare gli spiccioli sul tavolo.
BRASILE E ARGENTINA
I
tempi sono dilatati e molto tardi per i pasti, simili a quelli degli spagnoli.
Arrivare in ritardo sull’orario stimato è poi la normalità, mentre presentarsi puntuali ad un’occasione
informale un’idea molto infelice
. Nessuno arriva prima di mezz’ora e un’ora
di ritardo è la norma per un party o una cena con molte persone.
TURCHIA
Come
da luogo comune i turchi fumano molto,
quindi ci si deve fare l’abitudine, anche a tavola,
e chiedere di smettere
per la durata del pasto risulterebbe scortese. A livello di ospitalità però non
hanno rivali e se qualcuno vi invita, o invita, fuori gli amici è sotto inteso
che pagherà il conto di tasca propria. Non si usa dividere il conto, ma
ricambiare è d’obbligo e nel caso delle vacanze, ripartire senza aver fatto lo
stesso è per nulla educato – in Italia ospitare a casa propria uno straniero
non sotto intende che lui si debba sdebitare, a Istambul sì. Essere puntuali e
presentarsi con un regalo è, come si dice, il minimo. E finire tutto quello che
c’è nel piatto sinonimo di aver apprezzato il pasto.
EGITTO
Gli
italiani che affollano il Mar Rosso prediligono strutture quasi totalmente
permeabili all’habitat circostante, nel cibo, nei servizi e nei comportamenti.
Ma ecco qualche consiglio se ci si trovasse a che fare con qualcuno di locale.
Prima
di entrare in una casa è sempre buona norma togliersi le scarpe. Mai
presentarsi a mani vuote

tendenzialmente sono perfetti i dolci, per i padroni di casa e i loro
bambini. Offrire thè o caffè è parte dell’ospitalità e rifiutare da veri
cafoni, meglio accettare e limitarsi a qualche sorso. A tavola, offrire più
volte il cibo è un modo per essere cordiali e non necessariamente si deve
accettare ma meglio servirsi sempre di una prima piccola porzione, e poi
accettare il bis – chiedere il bis, o accettarlo di buon grado, è il miglior
complimento allo chef. Per indicare che
si è sazi, e che il pasto è stato abbondante e soddisfacente, si lascia un po’
di cibo nel piatto
. Al ristorante la mancia è normalmente inclusa, ma si
può aggiungere un 5% se si è gradito particolarmente.
GIAPPONE E ASIA
Qui
vigono regole completamente diverse dalle nostre, anche a tavola. Ad esempio mangiare rumorosamente le zuppe e gli
spaghetti, facendo il risucchio, è assolutamente normale
. Poco igienico e
poco carino, l’usare i propri bastoncini per passare o offrire il cibo a
qualcun altro – si servirà da sé dal piatto comune. In Giappone davanti ad una
bevanda alcolica ci si deve premurare di offrirla e servirla prima a tutti i
commensali, e solo in seguito riempirsi il bicchiere. Servirsi da sé è quasi
una dichiarazione di alcolismo.
In
Asia generalmente la mancia in denaro contante non è ben vista, meglio offrire
il denaro in una busta o fare un piccolo dono – anche alle cameriere
dell’hotel.
FRANCIA
Nel
paese delle buone maniere, mangiare con
le dita, anche al fast food, è davvero poco educato
e non ci sono cibi che
si salvano dall’uso di coltello e forchetta, sia al ristorante  che a casa di amici. Fare “scarpetta” è poi il massimo dell’ineleganza – lo è anche in
Italia, ma nella realtà in casa o ad una cena informale risulta persino
simpatico. Al ristorante una piccola mancia è d’obbligo anche se il servizio è
stato modesto. Una quota è già inclusa nel conto e basta aggiungere il 5%.
In
generale quando si è al ristorante, mai
chiedere sale, pepe o altro condimento per il piatto che ci è stato servito
.
Nei ristoranti di un certo livello, in tutto il mondo, se non viene portato al
tavolo il condimento significa che non è necessario secondo lo chef, chiederlo
è quindi poco rispettoso o indica che non si ha idea di come mangiare il cibo
che si ha nel piatto e che sapore dovrebbe avere. Complimentarsi con la padrona
di casa per la sua cucina e accettare un bis è sempre un modo per compiacerla,
ovunque nel mondo da Nord a Sud. Rifiutare invece di assaggiare qualcosa, casi
di allergie a parte, è invece poco riconoscente.

Crediti | Link  : Vanity Fair

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