CELIACHIA: CI
SALVERA’ IL LIEVITO MADRE
SALVERA’ IL LIEVITO MADRE
di Davide Cocco
La
celiachia negli ultimi anni è entrata prepotentemente nelle nostre vite: è ormai quasi impossibile non conoscere
qualcuno che sia affetto da tale forma di intolleranza verso il glutine.
Quest’ultimo è una sostanza che si forma in presenza di acqua, a partire
dall’unione di due proteine presenti nella farina dei cereali: la gliadina e la
glutenina. L’unico modo che hanno i celiaci di difendersi è quello di rinunciare agli alimenti contenenti glutine,
evitando così quasi tutti i cereali.
celiachia negli ultimi anni è entrata prepotentemente nelle nostre vite: è ormai quasi impossibile non conoscere
qualcuno che sia affetto da tale forma di intolleranza verso il glutine.
Quest’ultimo è una sostanza che si forma in presenza di acqua, a partire
dall’unione di due proteine presenti nella farina dei cereali: la gliadina e la
glutenina. L’unico modo che hanno i celiaci di difendersi è quello di rinunciare agli alimenti contenenti glutine,
evitando così quasi tutti i cereali.
Numerosi
sono i passi avanti che si stanno compiendo per rendere più gradevole la
qualità di vita di queste persone, primo fra tutti il miglioramento qualitativo
dei prodotti senza glutine utilizzando
farine come quella di tapioca o di riso, oppure legumi ricchi di proteine come
piselli, fagioli o lenticchie. Questo per evitare due dei problemi più
frequenti fra i prodotti senza glutine: la friabilità e la granulosità.
sono i passi avanti che si stanno compiendo per rendere più gradevole la
qualità di vita di queste persone, primo fra tutti il miglioramento qualitativo
dei prodotti senza glutine utilizzando
farine come quella di tapioca o di riso, oppure legumi ricchi di proteine come
piselli, fagioli o lenticchie. Questo per evitare due dei problemi più
frequenti fra i prodotti senza glutine: la friabilità e la granulosità.
Ma
una nuova via sembra venire dal passato e da quel lievito madre che è rientrato
nelle abitudini panificatorie di tanti professionisti e appassionati.
Conosciuto con tanti sinonimi – pasta madre, lievito naturale, pasta acida,
lievito acido – è essenzialmente un impasto di farina e acqua con la presenza
di lieviti e batteri lattici, che è in grado di far partire la lievitazione degli impasti senza
l’utilizzo di lievito di birra. È relativamente semplice da fare anche in
casa e assicura un prodotto finale più gustoso, leggermente acidulo, che si
conserva meglio e, pare, anche più digeribile.
una nuova via sembra venire dal passato e da quel lievito madre che è rientrato
nelle abitudini panificatorie di tanti professionisti e appassionati.
Conosciuto con tanti sinonimi – pasta madre, lievito naturale, pasta acida,
lievito acido – è essenzialmente un impasto di farina e acqua con la presenza
di lieviti e batteri lattici, che è in grado di far partire la lievitazione degli impasti senza
l’utilizzo di lievito di birra. È relativamente semplice da fare anche in
casa e assicura un prodotto finale più gustoso, leggermente acidulo, che si
conserva meglio e, pare, anche più digeribile.
Ma
si è anche scoperto che l’utilizzo di lievito madre permette di degradare
parzialmente le due proteine da cui si forma il glutine, le già citate gliadina
e glutenina. È partito così uno studio che ha permesso l’identificazione di una
nuova biotoecnologia a base proprio di batteri lattici derivati dal lievito
madre e di proteasi fungine, capace di
degradare completamente il glutine. Questo permette di utilizzare le
normali farine in commercio per la produzione di prodotti da forno
tranquillamente utilizzabili anche dai celiaci. Dopo dieci anni di studio e di
sperimentazioni anche su soggetti umani, la nuova tecnologia è già stata
brevettata e i nuovi prodotti basati su di essa potrebbero essere lanciati sul
mercato a breve. Sarebbe una vera
rivoluzione per molte persone.
si è anche scoperto che l’utilizzo di lievito madre permette di degradare
parzialmente le due proteine da cui si forma il glutine, le già citate gliadina
e glutenina. È partito così uno studio che ha permesso l’identificazione di una
nuova biotoecnologia a base proprio di batteri lattici derivati dal lievito
madre e di proteasi fungine, capace di
degradare completamente il glutine. Questo permette di utilizzare le
normali farine in commercio per la produzione di prodotti da forno
tranquillamente utilizzabili anche dai celiaci. Dopo dieci anni di studio e di
sperimentazioni anche su soggetti umani, la nuova tecnologia è già stata
brevettata e i nuovi prodotti basati su di essa potrebbero essere lanciati sul
mercato a breve. Sarebbe una vera
rivoluzione per molte persone.
Link: Cucchiaio d’Argento