LA prima GUIDA allo STREET FOOD

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anteprime
Street food. La
nuova guida del Gambero Rosso 
di Vincenzo Pagano
Freme
l’attività editoriale del Gambero Rosso. Dopo
la guida di Roma
(che ha prodotto grandi movimenti se vogliamo escludere il
-1 di Heinz Beck e la sottovalutazione di Salotto Culinario) e la ben più
pepata guida alle Pizzerie d’Italia (con sorprese in diretta e perplessità in
differita) è la volta dello street food.
A testimonianza che il low cost tira non solo perché Andrea Berton e il suo
gruppo ha aperto la pizzeria Dry a Milano centro, domani sarà presentata questa
pubblicazione che è nell’area pizza e foodies. Non ci è dato sapere quale sarà
il simbolo che lo accompagnerà dopo spicchi, rotelle e stelline, ma dalle
cronache del Giro d’Italia di Estathè che è sponsor qualcosa abbiamo saputo. E al solito vi diamo qualche anticipazione.
Essendo un numero 1 non c’è storico ma il Gambero Rosso ha organizzato una
serata in contemporanea e ci dice molte cose. Tutto il meglio del mangiare
“mordi e vai”, dal Piemonte al Lazio, dalla Campania alle isole. Cosa si
assaggerà? Dalle golose focacce liguri ripiene di formaggio, ai panzerotti e le
focacce pugliesi, dai folpi padovani, alle frittatine di pasta napoletane, la pizza
fritta e le arancine siciliane, senza dimenticare la piadina romagnola. E non
mancherà qualche sorpresa “firmata”.
Guardando
la copertina, pubblicata da Estathè che ha utilizzato lo street food come
contorno per il Giro d’Italia (su twitter hasthag #Estagiro), si scopre che sono 300 gli indirizzi
suggeriti cui si aggiungono “20 ricette prêt-à-porter da fare in casa
”. Cosa
dobbiamo scoprire? Ma i 20 campioni di
ciclismo, pardon, street food
per mettere un segnalino in ogni regione e
due premi speciali. Impresa difficile, lo confessiamo subito per via dei mille
rivoli che ci sono tra tipicità e innovazione (il kebab lo consideriamo?), per
la possibilità di un street food italiano modellato sulla categoria Pizza
all’italiana che ancora mi fa arrovellare e che comprenderebbe tutti i panini
dello Stivale. Oltre alla teoria degli abbinamenti con l’Estathè che ha
impegnato i consumatori che hanno partecipato al concorso. Se dovessi mettere
uno dietro l’altro 20 indirizzi per celebrare “Il gusto autentico del cibo da
strada italiano” potrei pensare a:
Torino – M**Bun, lo
slowfastfood.
Milano – Mangiari da
strada, sintesi tra street food e qualità a buon prezzo
Senigallia – Anikò Salumeria
Ittica, lo street food secondo Morendo Cedroni, una garanzia come poche
Senigallia– Street Food Good
dello chef Mauro Uliassi che in appuntamenti come questo ci delizia con gourmet
da strada
Bologna – Berberè,
restituiamo giustizia a una pizzeria reclamata dopo la presentazione della
Guida Pizzeria del Gambero Rosso
Bologna – Bolpetta, il
tempio delle polpette
Milano Marittima – Le piadine dei
fratelli Maioli
Perugia –  Bistarelli , Panini stagionali, zuppe e
insalate
Venezia – pausa pranzo nei
Bacari, Vecio Fritolin compreso
Firenze –  da Luca Cai onore al lampredotto presso Il
Magazzino
Roma – Pizzarium e
Panificio by Gabriele Bonci
Roma – 00100
Trapizzino, ormai un vero must nella capitale
Roma– Mordi e vai, il
panino buono e low cost
Napoli – Pizza da
passeggio di Salvatore di Matteo
Napoli – Mimì alla
Ferrovia per le frittatine da pace dei sensi
San Marco in Lamis – Panificio
Sammarco, quelli della strepitosa Focaccia Pugliese
Bari – il crudo di
pesce
Matera – quando il pane è
quello di Matera ed è fatto da Francesco de Paolo, cosa si può volere di più
dalla pausa pranzo?
Reggio Calabria – Crespelle
Riggitane con acciughe al Bar del Corso Garibaldi
Palermo – Pani ca’ Meusa
da Nino ù Ballerino, protagonista di una puntata di Heroes, il format sul cibo
di strada targato Mediaset
Cagliari – Mec Puddu’s,
Sardinia fast food.
…..
Ovviamente non si
rispetterebbe il criterio geografico. Proviamo a vedere quali sarebbero gli
alimenti tipici :
Valle d’Aosta: pane di segale e
lardo di Arnad
Piemonte: gofri della
Valchisone, castagnaccio, torrone
Liguria: farinata,
focaccia di Recco
Lombardia: michetta,
raspadüra
Trentino Alto Adige: Brezel, strudel
Veneto: folpi, cicchetti
Friuli Venezia
Giulia
:
mussoli triestini
Emilia Romagna: piadina, cassoni,
gnocco fritto, torta fritta di Parma, borlengo, crescentina
Toscana: lampredotto,
ciaccia con salumi, ciaccia fritta, panigacci, migliaccio, pan co’ grifi,
cecina
Marche: olive ascolane,
ciarimboli
Umbria:  torta al testo, tortello alla lastra di
Corezzo
Lazio:  porchetta d’Ariccia, tiella di Gaeta, supplì
Abruzzo: arrosticini,
ferratelle
Molise: calzoni
Campania: pizza fritta,
pizza a portafoglio, o’ per e o’ muss, fritti
Basilicata: pane di Matera,
freselle
Puglia: focaccia,
bombette pugliesi di Alberobello, puccia salentina, gnummeredd, pane di
Altamura, crudi di pesce
Calabria: crespelle con
acciuga, nduja, ’U Morzeddhu
Sicilia: pani ca meusa,
pane e panelle, arancini, u’ sfinciuni, stigghiole
Sardegna: seadas, pane
carasau

Link: Scatti di Gusto

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