I Cantarelli, tra
storia e leggenda
storia e leggenda
In un libro la storia di un mito della cucina italiana
di Stefano Bonilli
Quando
Alberto Salarelli mi ha chiesto di partecipare a questo libro corale in ricordo
di Mirella e Peppino Cantarelli mi
sono sentito molto onorato perché ho
avuto la fortuna di pranzare e cenare molte volte tra gli anni Sessanta e
l’inizio degli Ottanta nella loro “trattoria”, in realtà non in
una semplice trattoria o ristorante ma in quello che è stato l’incubatore di
tutto ciò che di nuovo è poi apparso nella ristorazione degli anni ’70 e 80′ in Italia. Le testimonianze dei
fratelli Tamani, di Antonio Santini, di Valentino Marcattilii ci dicono che
allora chiunque fosse nella ristorazione
guardava a Samboseto come a un faro della cucina, della cantina e
dell’accoglienza.
Alberto Salarelli mi ha chiesto di partecipare a questo libro corale in ricordo
di Mirella e Peppino Cantarelli mi
sono sentito molto onorato perché ho
avuto la fortuna di pranzare e cenare molte volte tra gli anni Sessanta e
l’inizio degli Ottanta nella loro “trattoria”, in realtà non in
una semplice trattoria o ristorante ma in quello che è stato l’incubatore di
tutto ciò che di nuovo è poi apparso nella ristorazione degli anni ’70 e 80′ in Italia. Le testimonianze dei
fratelli Tamani, di Antonio Santini, di Valentino Marcattilii ci dicono che
allora chiunque fosse nella ristorazione
guardava a Samboseto come a un faro della cucina, della cantina e
dell’accoglienza.
La
volta che siamo arrivati in anticipo e Peppino ci ha messi a sedere accanto a
un paio di tavoli occupati da contadini
di Samboseto che giocavano a carte e bevevano Trebbiano frizzantino e noi
abbiamo preso una bottiglia di Fortanina dei Fratelli Bergamaschi, che
producevano per Cantarelli, e un piatto di culatello affettato da Peppino in
persona.
volta che siamo arrivati in anticipo e Peppino ci ha messi a sedere accanto a
un paio di tavoli occupati da contadini
di Samboseto che giocavano a carte e bevevano Trebbiano frizzantino e noi
abbiamo preso una bottiglia di Fortanina dei Fratelli Bergamaschi, che
producevano per Cantarelli, e un piatto di culatello affettato da Peppino in
persona.
In
realtà sono millanta e millanta – come avrebbe detto il grande Gino – i ricordi delle visite sempre immaginate e
poi affabulate agli amici che non erano venuti e ci guardavano perplessi
tornare con gli occhi splendenti da queste spedizioni gastronomiche.
realtà sono millanta e millanta – come avrebbe detto il grande Gino – i ricordi delle visite sempre immaginate e
poi affabulate agli amici che non erano venuti e ci guardavano perplessi
tornare con gli occhi splendenti da queste spedizioni gastronomiche.
E’
stato Giorgio Orlandini, per molti anni direttore dell’Unione Industriali di
Parma, a segnalare a Mario Soldati
la trattoria di Samboseto che diventa protagonista di un servizio all’interno
di Viaggio nella valle del Po alla ricerca di cibi genuini, un memorabile racconto a puntate che ha
narrato agli italiani in una tv bianco e nero le meraviglie gastronomiche della
Valle Padana del primo dopoguerra. E’ stato Pietro Bianchi a scriverne sul
Giorno.
stato Giorgio Orlandini, per molti anni direttore dell’Unione Industriali di
Parma, a segnalare a Mario Soldati
la trattoria di Samboseto che diventa protagonista di un servizio all’interno
di Viaggio nella valle del Po alla ricerca di cibi genuini, un memorabile racconto a puntate che ha
narrato agli italiani in una tv bianco e nero le meraviglie gastronomiche della
Valle Padana del primo dopoguerra. E’ stato Pietro Bianchi a scriverne sul
Giorno.
Il libro nasce da
un’idea di Giorgio Orlandini, di Fernando Cantarelli, figlio di Peppino, che
trovate ancora a presidiare la bottega di Samboseto e di Alberto Salarelli, del Dipartimento
di Lettere, Arti, Storia e Società che ha fatto un gran bel lavoro di raccordo,
di ricerca, di coordinamento tra i vari autori che hanno collaborato alla
realizzazione del volume che è promosso dall’Accademia Italiana della Cucina e
edito dalla Gazzetta di Parma. Il libro contiene le poche e rare fotografie di Mirella, Peppino e della loro
“trattoria”, erano altri tempi e si rimpiange non ci fossero gli
iPhone per tramandare mille foto di piatti e ambiente.
un’idea di Giorgio Orlandini, di Fernando Cantarelli, figlio di Peppino, che
trovate ancora a presidiare la bottega di Samboseto e di Alberto Salarelli, del Dipartimento
di Lettere, Arti, Storia e Società che ha fatto un gran bel lavoro di raccordo,
di ricerca, di coordinamento tra i vari autori che hanno collaborato alla
realizzazione del volume che è promosso dall’Accademia Italiana della Cucina e
edito dalla Gazzetta di Parma. Il libro contiene le poche e rare fotografie di Mirella, Peppino e della loro
“trattoria”, erano altri tempi e si rimpiange non ci fossero gli
iPhone per tramandare mille foto di piatti e ambiente.
Ma
soprattutto il libro contiene il Ricettario essenziale, cio il meglio della
cucina di Mirella, tra i primi piatti Savarin
di riso, Maccheroni con polpettine, Tagliatelle
con spinaci e ricotta, Zuppa di cipolle gratinata, tra i secondi piatti
Soufflé di lingua di vitello, Pollo in padella ai peperoni e funghi, Spuma di
pollo alle mandorle, Faraona al cartoccio, Faraona
ai funghi ripiena, Piccioni ripieni in casseruola, Coniglio al sapore estivo, tra i dolci Dolce di mandorle della
Bassa, Dolce al croccante, Zabaione agli
amaretti, Mousse di cioccolato. E già solo per questo motivo il libro va
acquistato.
soprattutto il libro contiene il Ricettario essenziale, cio il meglio della
cucina di Mirella, tra i primi piatti Savarin
di riso, Maccheroni con polpettine, Tagliatelle
con spinaci e ricotta, Zuppa di cipolle gratinata, tra i secondi piatti
Soufflé di lingua di vitello, Pollo in padella ai peperoni e funghi, Spuma di
pollo alle mandorle, Faraona al cartoccio, Faraona
ai funghi ripiena, Piccioni ripieni in casseruola, Coniglio al sapore estivo, tra i dolci Dolce di mandorle della
Bassa, Dolce al croccante, Zabaione agli
amaretti, Mousse di cioccolato. E già solo per questo motivo il libro va
acquistato.
Alberto Salarelli
I Cantarelli
Storia e mito della cucina italiana
Gazzetta di Parma
pag. 144
€ 8,80 + prezzo del
quotidiano
quotidiano
Link : Papero Giallo blog
non saprei, il locale è chiuso da anni…
Ricordo di avere mangiato una buonissima torta settembrina tipica loro dove posso trovare questa ricetta
Anche io lo cerco, provi a informarsi alla Gazzetta di Parma che mi sembra fossero gli editori, oppure cerchi sul web attraverso le librerie di usato, qualche volta si ha fortuna…
Buonasera,sto cercando da tempo questo meraviglioso libro,come posso averlo???
Buongiorno,
credo che il libro sia uscito già da alcuni anni e temo che sia esaurito, ma provi a sentire alla Gazzetta di Parma,
il libro usciva insieme al quotidiano, ne sanno certamente qualcosa. Cordialmente Luca Bonacini
Buongiorno gradirei se possibile acquistare il libro di cantarelli posso chiedere all gazzetta di Parma ? Grazie dell’attenzione CB
Buongiorno,
ha ragione, è una storia bellissima. Il libro è uscito già da alcuni anni e temo che sia esaurito, ma provi a sentire alla Gazzetta di Parma,
il libro usciva insieme al quotidiano, ne sanno certamente qualcosa. Cordialmente Luca Bonacini
Buongiorno,
Ho rivisto ieri la trattoria, ormai chiusa da anni…che bei ricordi nei primi anni ottanta
Volevo chiedere se è possibile acquistare il volume , ed in che modo…
Vi ringrazio anticipatamente