Arsenio Lupin
prende di mira i Grand Hotel
prende di mira i Grand Hotel
Ancora
una rapina in un prestigioso albergo, questa volta tocca alla perla della
Croisette, l’Hotel Carlton inaccessibile tempio delle stelle del cinema:
bottino 40 milioni di euro
una rapina in un prestigioso albergo, questa volta tocca alla perla della
Croisette, l’Hotel Carlton inaccessibile tempio delle stelle del cinema:
bottino 40 milioni di euro
di Luca Bonacini
I
monumenti dell’ospitalità più lussuosi, sembrano ormai essere diventati preda
dei moderni Arsenio Lupin. E’ accaduto all’Hotel
Gritti, un palazzo antico, dimora della nobile famiglia che diede più di un
Doge a Venezia, buen ritiro di Ernest Hemingway e di Ian Fleming. Ospiti per
un evento James Bond, al lussuoso bar costruito sull’altare del ‘500 della
famiglia Gritti, intenti alla degustazione di mirabolanti Spritz e Americani,
preparati dalle mani d’oro del maestro Roberto Pellegrini, padre
dell’olimpionica Federica, non ci accorgemmo di nulla mentre il concierge veniva impunemente giocato da un uomo elegante, dai modi
aristocratici, che parlava un fluente francese, e che chiedeva gli
venissero consegnati i gioielli della principessa, intenzionata a indossarli di
li a poco. Forse intimorito da quei modi risoluti l’addetto, consegnò le
preziose gemme custodite in cassaforte, firmando la sua lettera di dimissioni.
Ovviamente quell’uomo non era il segretario della principessa, ma un furfante
patentato. Pochi giorni fa anche a Nizza al prestigioso Hotel Carlton, meta da sempre delle stelle del cinema più note,
è andato a segno un colpo grosso, questa volta però il ladro, ha sporcato
la sua condotta ed è ricorso alle armi. 343 ampie ed elegantissime camere, hall
enormi e raffinate, saloni principeschi dove si svolse una riunione della
Società delle Nazioni nel 1922, un G20 nel 2011, e dove vennero ospitati nel
1946 gli incontri della giuria del primo Festival del Cinema di Cannes, che
diventò presto l’appuntamento più mondano. Un festival che si ricorda per i
disguidi tecnici : “Notorius” di Alfred
Hitchcock, venne proiettato facendo vedere prima il finale e poi l’inizio, mentre
il film di George Sidney, “I tre
moschettieri” venne fatto vedere alla rovescia. Un luogo di grande fascino
e storia dove “Se si vuole incontrare qualcuno che conta nel mondo del cinema, è lì
che bisogna andare” (diceva John Huston). Sono passati al Carlton tutti
i grandi del mondo dello spettacolo, sovrani, capi di stato, bellezze senza
tempo, celebri cineasti, come Alfred Hitchcock che qui girò nel 1954 Caccia al
ladro, ma è Grace Kelly la regina
incontrastata del Carlton, il luogo nel quale incontrerà il suo futuro
marito, il Principe Ranieri. Un luogo ritenuto inaccessibile, con un servizio
di sicurezza ineludibile, fino a pochi giorni fa.
monumenti dell’ospitalità più lussuosi, sembrano ormai essere diventati preda
dei moderni Arsenio Lupin. E’ accaduto all’Hotel
Gritti, un palazzo antico, dimora della nobile famiglia che diede più di un
Doge a Venezia, buen ritiro di Ernest Hemingway e di Ian Fleming. Ospiti per
un evento James Bond, al lussuoso bar costruito sull’altare del ‘500 della
famiglia Gritti, intenti alla degustazione di mirabolanti Spritz e Americani,
preparati dalle mani d’oro del maestro Roberto Pellegrini, padre
dell’olimpionica Federica, non ci accorgemmo di nulla mentre il concierge veniva impunemente giocato da un uomo elegante, dai modi
aristocratici, che parlava un fluente francese, e che chiedeva gli
venissero consegnati i gioielli della principessa, intenzionata a indossarli di
li a poco. Forse intimorito da quei modi risoluti l’addetto, consegnò le
preziose gemme custodite in cassaforte, firmando la sua lettera di dimissioni.
Ovviamente quell’uomo non era il segretario della principessa, ma un furfante
patentato. Pochi giorni fa anche a Nizza al prestigioso Hotel Carlton, meta da sempre delle stelle del cinema più note,
è andato a segno un colpo grosso, questa volta però il ladro, ha sporcato
la sua condotta ed è ricorso alle armi. 343 ampie ed elegantissime camere, hall
enormi e raffinate, saloni principeschi dove si svolse una riunione della
Società delle Nazioni nel 1922, un G20 nel 2011, e dove vennero ospitati nel
1946 gli incontri della giuria del primo Festival del Cinema di Cannes, che
diventò presto l’appuntamento più mondano. Un festival che si ricorda per i
disguidi tecnici : “Notorius” di Alfred
Hitchcock, venne proiettato facendo vedere prima il finale e poi l’inizio, mentre
il film di George Sidney, “I tre
moschettieri” venne fatto vedere alla rovescia. Un luogo di grande fascino
e storia dove “Se si vuole incontrare qualcuno che conta nel mondo del cinema, è lì
che bisogna andare” (diceva John Huston). Sono passati al Carlton tutti
i grandi del mondo dello spettacolo, sovrani, capi di stato, bellezze senza
tempo, celebri cineasti, come Alfred Hitchcock che qui girò nel 1954 Caccia al
ladro, ma è Grace Kelly la regina
incontrastata del Carlton, il luogo nel quale incontrerà il suo futuro
marito, il Principe Ranieri. Un luogo ritenuto inaccessibile, con un servizio
di sicurezza ineludibile, fino a pochi giorni fa.
Un furto a mano armata nella
perla della Croisette di Cannes, dove un mariolo, vestito elegantemente, si è
impadronito di una valigetta con gioielli per 40 milioni di euro. Nessun
dettaglio è filtrato dalla direzione dell’hotel Carlton, ma l’indagine condotta
dalla polizia giudiziaria di Nizza, è in corso. Molti hanno pensato a una banda
che agisca con talpe all’interno, che riferiscono i movimenti di questi ricchi
clienti, come sembra essere accaduto all’albergo Novotel di Nizza, durante
l’ultimo festival di Cannes, dove alcuni gioielli della maison svizzera
Chopard, dal valore di 1,4 milioni di dollari, erano stati trafugati da una suite.
C’è da imaginarsi che salteranno delle
teste, come si suol dire, e qualcuno responsabile di aver reso non sicuro, un
luogo ritenuto inviolabile, probabilmente dovrà trovarsi un altro posto di lavoro.
perla della Croisette di Cannes, dove un mariolo, vestito elegantemente, si è
impadronito di una valigetta con gioielli per 40 milioni di euro. Nessun
dettaglio è filtrato dalla direzione dell’hotel Carlton, ma l’indagine condotta
dalla polizia giudiziaria di Nizza, è in corso. Molti hanno pensato a una banda
che agisca con talpe all’interno, che riferiscono i movimenti di questi ricchi
clienti, come sembra essere accaduto all’albergo Novotel di Nizza, durante
l’ultimo festival di Cannes, dove alcuni gioielli della maison svizzera
Chopard, dal valore di 1,4 milioni di dollari, erano stati trafugati da una suite.
C’è da imaginarsi che salteranno delle
teste, come si suol dire, e qualcuno responsabile di aver reso non sicuro, un
luogo ritenuto inviolabile, probabilmente dovrà trovarsi un altro posto di lavoro.