CIAK si BEVE
Viaggio
moderatamente alcolico tra pellicole memorabili e grandi bottiglie.
moderatamente alcolico tra pellicole memorabili e grandi bottiglie.
I Calzagatti di Don
Camillo & il Lambrusco Radice di Paltrinieri
Camillo & il Lambrusco Radice di Paltrinieri
di Luca Bonacini
E’ Don
Camillo, parroco del paese di Brescello, il personaggio più celebre creato
dalla fantasia del giornalista e scrittore Giovannino Guareschi molto prima che
una minima parte di quelle storie
diventassero dal 1952 al 1965, cinque film famosi. Tra i vini di ieri amati dallo scrittore c’erano Fortanella e Lambrusco, vini presenti nei suoi romanzi, nei film e sulla sua tavola quotidiana. Oggi gli sarebbe piaciuto il Radice di Paltrinieri, un lambrusco secco,
rifermentato in bottiglia, ottenuto con il metodo dei contadini di una volta, magari abbinato ai piatti più tipici della gastronomia parmigiana, come la polenta,
un piatto che riuniva la famiglia intorno alla tavola, e dopo il taglio con il
filo, veniva condita con quello che c’era, il più delle volte con una saracca comunitaria che dava appena un pò di
sapore. Eccone una variante ancor più gustosa realizzata dallo chef Federico Preti “i Chelzagat”: la polenta fritta con
fagioli. Un cibo povero che durante
l’infanzia di Guareschi veniva venduto per le strade o nelle fiere di
paese, che però in seguito scomparirà, segno di un benessere ritrovato.
Camillo, parroco del paese di Brescello, il personaggio più celebre creato
dalla fantasia del giornalista e scrittore Giovannino Guareschi molto prima che
una minima parte di quelle storie
diventassero dal 1952 al 1965, cinque film famosi. Tra i vini di ieri amati dallo scrittore c’erano Fortanella e Lambrusco, vini presenti nei suoi romanzi, nei film e sulla sua tavola quotidiana. Oggi gli sarebbe piaciuto il Radice di Paltrinieri, un lambrusco secco,
rifermentato in bottiglia, ottenuto con il metodo dei contadini di una volta, magari abbinato ai piatti più tipici della gastronomia parmigiana, come la polenta,
un piatto che riuniva la famiglia intorno alla tavola, e dopo il taglio con il
filo, veniva condita con quello che c’era, il più delle volte con una saracca comunitaria che dava appena un pò di
sapore. Eccone una variante ancor più gustosa realizzata dallo chef Federico Preti “i Chelzagat”: la polenta fritta con
fagioli. Un cibo povero che durante
l’infanzia di Guareschi veniva venduto per le strade o nelle fiere di
paese, che però in seguito scomparirà, segno di un benessere ritrovato.
“Di
venditrici ambulanti di polenta fritta ne ho contate, in tutto, due”.
venditrici ambulanti di polenta fritta ne ho contate, in tutto, due”.
(G.Guareschi, Chi sogna nuovi gerani?)
La
ricetta dei Calzagatti, la scheda organolettica del radice, e ulteriori
dettagli nel sito web Bormioli :
ricetta dei Calzagatti, la scheda organolettica del radice, e ulteriori
dettagli nel sito web Bormioli :